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Spal, un’annata da Via Crucis: tutte le tappe in foto

Alessio Duatti
Spal, un’annata da Via Crucis: tutte le tappe in foto

Tutte le immagini che fotografano la stagione 24/25, dalla rivoluzione estiva all’incubo retrocessione svanito

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Ferrara Normalmente sono quattordici le stazioni della Via Crucis, ma stiamo pur sempre parlando di calcio, quindi ecco le 11 tappe che fotografano la stagione 24/25 della Spal, dalla rivoluzione estiva all’incubo retrocessione che è svanito al “Mazza” di fronte a 10.500 tifosi biancazzurri.

  1. Andrea Dossena è rimasto sulla panchina della Spal dalla seconda metà di giugno fino a inizio febbraio: 7 vittorie, 6 pareggi e 12 sconfitte. Sarà interessante capire se in estate riuscirà a trovare una collocazione, avendo ancora un anno di contratto a Ferrara. 
  2. Spal-Ascoli, esordio stagionale tra le mura amiche. Partita divertente, giocata davanti a oltre 6.500 spettatori, terminata con il punteggio di 2-2 ottenuto in rimonta dagli estensi. Al momentaneo 0-2 di Tirelli e Corazza, erano arrivate le risposte di Rao e Arena
  3. Ha vinto quella più importante. Ma il bilancio della Spal contro il retrocesso Milan Futuro è stato clamoroso: 3 sconfitte nelle altre gare. La prima, il 26 settembre, un vero campanello d’allarme.
  4. Dopo il ko di Solbiate la Spal ha perso addirittura altre 5 volte. Dopo le 4 sberle di Campobasso e il successo del Pescara al “Mazza”, prima contestazione del tifo organizzato. Con lo striscione “Basta”.
  5. In novembre, pur con l’infermeria zeppa, Dossena aveva infilato tre successi consecutivi (convincenti): Pineto, a Legnago, la Torres. Illusione di svolta, vanificata con la “manita” di Pontedera.
  6. Casella a gennaio ha parzialmente rimediato alle carenze introducendo Molina e Parigini. Arrivati anche il timido Spini, l’acciaccato Paghera, l’oggetto misterioso Nina e il bocciato Haoudi (nella foto).
  7. E alla fine, dopo la sconfitta del 3 febbraio contro Bonera e una serie di non vittorie poco accettabili (nel mezzo la sconfitta a Carpi sotto i colpi dell’ex Contiliano), via Dossena. Al suo posto Francesco Baldini.
  8. Accordo biennale anche per il tecnico di Massa. Al suo arrivo, nessuna svolta: anzi, la Spal racimola solo un punto in 5 partite e la già bassa media punti crolla vertiginosamente. 
  9. Nella minuscola Piancastagnaio la Spal ottiene un successo… di rigore. La decide Molina, scacciando la foschia generata dalle nubi sulle colline toscane. Comunque l’unico sussulto del periodo.
  10. Tant’è che la Spal, poi mai vittoriosa sino alla chiusura col Gubbio, capisce che sarà playout contro il Milan Futuro. Tacopina torna a Ferrara, tra le critiche, solo per la festa di saluto di Antenucci.
  11. Il dramma è scongiurato. La doppietta di Molina ribalta l’andata e i biancazzurri mantengono la categoria davanti ad un pubblico clamoroso. Sollievo, ma la gente chiede un forte cambiamento.