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Spal, le mosse per liberarsi da Tacopina: pronte a partire le richieste dei creditori

Francesco Dondi, Daniele Oppo
Spal, le mosse per liberarsi da Tacopina: pronte a partire le richieste dei creditori

Servirà tempo, ma intanto in Comune iniziano i primi abboccamenti per un nuovo club

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Ferrara «La prossima settimana ci saranno degli incontri, valuteremo le diverse situazioni e poi se sia il caso di far partire delle lettere di diffida». Una delle prime conseguenze extrasportive della caduta rovinosa della Spal riguarda i debiti che la società ha lasciato finora sul tavolo. Fornitori e, ancor più in bilico, tesserati, dipendenti e collaboratori che avanzano stipendi e probabilmente trattamenti di fine rapporto. L’avvocato Gianni Ricciuti già da venerdì mattina, quando il mare era già molto agitato, ha iniziato a ricevere le prime chiamate da parte di sportivi e addetti ai lavori preoccupati per il proprio futuro immediato. La caduta sportiva della Spal ha conseguenze dirette per loro: l’incognita dei pagamenti e, per molti, la possibile perdita del lavoro se la società dovesse crollare del tutto e cessare ogni attività. In ballo ci sono almeno due mesi di stipendi arretrati e, per chi ha cessato le collaborazioni, i Tfr. Per l’avvocato Ricciuti, peraltro, non è nemmeno una prima volta. Un primo assaggio, amaro, di questa situazione aveva dovuto affrontarlo già con la Spal di Cesare Butelli, finita malissimo. Al tempo si chiamava "Spal 1907", finita in bancarotta nel 2014, con l’ex patron toscano condannato definitivamente a tre anni e quattro mesi di reclusione. Una situazione che tifosi, appassionati e città intera sperano di non vedere ripetersi. Ricciuti, in quel periodo turbolento, fu anche consulente del consorzio di imprese "La Spal nel cuore" nato nel 2012 e che aveva tentato un rilancio dal basso e "local" della società. Le lettere di diffida preannunciate dal legale servono a dare alla Spal di Joe Tacopina l’opportunità di saldare i debiti o presentare una proposta di accordo, magari dilazionando i pagamenti, ma garantendoli. Chi parla già di fallimento - quello che interessa i creditori, al di là di quello sportivo che ormai ha una sua sanguinosa certificazione - è bene che attenda.
La società è ancora in piedi e, allo stato e fino a prova contraria, è teoricamente in grado di pagare i debiti accumulati. Il fallimento potrebbe scattare nel caso in cui fosse la società stessa a portare in tribunale i libri contabili o nel caso in cui i creditori insoddisfatti facciano istanza al tribunale, attivando così il controllo giudiziario su conti, libri contabili e quant’altro, e avviando tutte le procedure per recuperare i fondi e ripianare i debiti ed eventualmente fare approfondimenti sulla correttezza delle gestione. Tecnicamente queste operazioni, alla pari delle tempistiche federali, allungano i tempi strategici per capire cosa ne sarà della Spal di Tacopina (martedì è convocato un CdA chiarificatore) e quella che magari potrebbe nascere. In mezzo ci sono tante sfumature, riflessioni, ipotesi ma anche pezzi della sua storia, a partire dal nome per finire con il marchio, a ora saldamente nelle mani dell’avvocato americano che non sembra volersi defilare senza ulteriori strascichi. Un crocevia importante per il futuro sarà inevitabilmente palazzo Municipale, sollecitato nelle ultime ore anche da Curva Ovest che per giovedì, alle 19, ha indetto un corteo dal Mazza fino in centro. Non soltanto perché il sindaco Fabbri ha promesso massimo impegno per guidare la rinascita, ma anche perché - a fronte di più proposte calcistiche - sarà proprio il primo cittadino a indicare quale ritiene la più appropriata e credibile. Nelle ultime ore sono già entrati in azione i primi emissari di gruppi imprenditoriali più o meno credibili. Servirà grande calma nel disegnare strategie anche perché - come spiegato sopra - c’è la Spal di Tacopina di mezzo. Eppure qualche segnale deciso è già arrivato sia da parte di realtà ferraresi che da fuori, sintomo che un club in Eccellenza, senza debiti, mutui e il corposo monte ingaggi può essere tutto sommato attrattivo. -