La Covisoc boccia la Spal. Tacopina in Italia per il CdA
Non accolta l’iscrizione alla serie C del club che può ricorrere
Ferrara Se ci fosse stato anche solo un dubbio di vivere un incubo e non nella realtà è arrivata la conferma che è tutto vero. La Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche – riconosciuta come Covisoc – ha rilevato le note carenze rispetto alla domanda d’iscrizione che andranno a comportare l’esclusione della Spal dalla prossima serie C. La valutazione dei tecnici contabili federali (ricevuta via Pec dalla società) verrà ratificata al Consiglio federale che si terrà giovedì 19. I club che vorranno presentare un ricorso sul parere Covisoc - non è chiaro cosa voglia fare la Spal perché tutto ciò rientra nelle strategie che Tacopina avrà certamente elaborato - rispetto alle criticità emerse avranno tempo fino a martedì 17.
Va annotato, per dovere di cronaca, che sono stati regolarmente ammessi in C sia il Rimini che la Triestina mentre va riepilogato cosa potrà succedere nello scenario globale. Qualora una società non presenti la domanda d’iscrizione (vedi Lucchese e Brescia), si procederà con la riammissione di uno dei club retrocessi dalla serie C al termine della scorsa stagione. Se le domande presentate risulteranno incomplete o errate (ecco il caso della Spal), si aprirà la strada ai ripescaggi, secondo la graduatoria (Inter U23 in prima fila).
Post weekend
A quanto pare Tacopina si trova da alcuni giorni nel nord Italia (verosimilmente in Lombardia, non a Ferrara) e toccherà aspettare lunedì per avere aggiornamenti sullo stato delle cose e sulle prospettive più immediate di questa devastante estate. L’avvocato newyorkese si era preso tempo nei discorsi fatti via video con i dipendenti del club, che fino alla giornata di ieri non hanno ricevuto nuove in merito. Lunedì però è stato convocato il Consiglio d’Amministrazione della Spal e c’è da immaginare che l’assemblea dei soci - ci saranno Joe Tacopina, Marcello Follano, la sorella Gabriella Follano, Chad Siegel ed eventualmente l’attuale dg Luca Carra come relatore dello stato del club - risulterà decisiva rispetto alle sorti spalline e forse si potrà accelerare per davvero verso quel futuro che a oggi risulta ancora in pieno ostaggio delle intenzioni dell'avvocato (e l’avanzare del tempo si pone come pericolo principale per la rinascita).
L’attuale presidente del club per poter dire ancora la sua dovrebbe quantomeno far fronte ai propri impegni economici con un esborso che si attesterebbe tra i 4 e i 5 milioni di euro. Ci sono comunque parecchie questioni in ballo - compreso il rapporto ai ferri corti col socio Follano - che potrebbero andare nella direzione opposta rispetto alla posizione di Tacopina.
È chiaro ed evidente che se si dovesse indirizzarsi verso la procedura di messa in liquidazione tutto diventerebbe più semplice per sviluppare l’idea della Spal del futuro, che in queste ore resta il punto numero uno all’ordine del giorno nelle agende del sindaco Alan Fabbri e dell’assessore allo sport Francesco Carità, focalizzati in primis sulle convenzioni del “Mazza” e del “G.B. Fabbri” per scacciare eventuali contenziosi legali in terreno fertile per Tacopina e alcuni suoi colleghi statunitensi che si sarebbero attivati in merito.
Qualcosa si muove
Nella sede municipale, intanto, sarebbero pervenuti già almeno un paio di concreti interessamenti da parte di soggetti desiderosi di proporre il loro piano di rilancio della Spal al primo cittadino. Al momento nessuno desidera uscire allo scoperto e il tutto è anche comprensibile: alcuni indizi portano comunque a imprenditori non esattamente ferraresi, ma il discorso potrebbe rimanere nei confini regionali, nonché nel cuore pulsante dell’Emilia. Va annotata comunque anche la candidatura di un ex sponsor, che rimane comunque piuttosto defilato. Infine, lo spettrale scenario che si vive dalle parti di via Copparo dove si è appena chiusa una surreale settimana “di lavoro” con i principali pensieri rivolti alle preventivabili istanze di pagamento delle spettanze che potrebbero partire da un momento all’altro anche dal fronte dei fornitori. I mezzi di trasporto sono ormai spenti, gli Spal Camp annullati (e rimborsati), l’attesa è solo per le finali giovanili delle Under 16 e 17 e le ore sono contate anche per il Convitto, destinato a tornare sotto il totale controllo della Curia.
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