C’è Trio assieme a Mattioli, mirino su Antenucci e Schiavon
Per la Ars et Labor Ferrara si svela la prima cordata del dopo-Spal
Ferrara Walter Mattioli risulta abbondantemente operativo per riprendersi la Spal. Vuole farlo al fianco di Cesare Trio, 44enne imprenditore di origini siciliane (Messina), che dal 1998 opera professionalmente nel Ferrarese e nutre estremo interesse vero il calcio.
Trio ha da poco chiuso una breve esperienza con il Rovigo di Roberto Benasciutti, dov’era entrato come importante sponsor (praticamente al 50%) e a un certo punto sembrava essere in procinto di acquisire interamente la società. Il progetto, però, non si è concretizzato, anche in virtù dell’evolversi della situazione ferrarese. La Spal, infatti, è sempre stata un pallino dello stesso Trio, che da tempo ne stava monitorando le vicende sportive (soprattutto se il playout contro il Milan Futuro non fosse andato bene) e che nel recentissimo passato aveva sostenuto il settore giovanile di via Copparo con il proprio brand.
Sta di fatto che, appena è stato certificato il fallimento sportivo di Joe Tacopina, i contatti fra Mattioli e Trio si sono intensificati a dismisura ed è stato fissato il primo obiettivo del nuovo progetto, anche dal punto di vista economico, per farsi trovare pronti una volta che il Comune di Ferrara avrebbe attivato la manifestazione d’interesse per la composizione della nuova realtà calcistica cittadina. La “Ars et Labor Ferrara”, nome che avrebbe generato brividi immediati per Trio e Mattioli, incuriositi anche dall’esplorazione del fronte grafico (il nuovo logo) di ripartenza.
Il braccio destro di Walter Mattioli, per questa corsa biancazzurra tra cordate, è un importante imprenditore, nonché proprietario della “Trio Strade”, una srl specializzata in costruzioni e manutenzioni di strade, autostrade, marciapiedi, ponti e gallerie, con sede a Formignana in via dell’Artigianato.
La moglie, Vanessa Galante (anche lei siciliana, ma di Agrigento), lavora quotidianamente nell’azienda e nella futura Ars et Labor Ferrara potrebbe ricoprire un ruolo di primissimo piano, come presidente e amministratore delegato.
È infatti il caso di ricordare che per Walter Mattioli – almeno per il primo anno della nuova realtà calcistica – potrebbe esistere (ma sul tema le interpretazioni sono variegate) lo scoglio temporale delle 5 stagioni precedenti trascorse con poteri di rappresentanza nell’ambito federale in un club destinatario di provvedimento di esclusione dal campionato di competenza, com’è stato per la Spal Srl. Mattioli e Trio stanno approfondendo la questione dal punto di vista giuridico e federale, visto che il “Pres” non ha mai avuto a che fare con la gestione Tacopina e c’è fiducia affinché si possa trovare una soluzione quantomeno parziale, poiché riferita solo al primo anno: dal successivo verrebbe superato l’eventuale scoglio temporale di cui sopra.
Trio e Mattioli, una volta studiate tutte le specifiche del bando comunale, si stanno operando anche in termini di immediate richieste economiche dello stesso, come la richiesta a garanzia di 150mila euro da parte della Figc, e l’allestimento della rosa. Ma starebbero pensando anche ad alcune figure tecniche e di rappresentanza da inserire nella nuova compagine, se il loro progetto sarà ritenuto il più meritevole dall’amministrazione Fabbri.
L’inserimento nel progetto di nomi come Eros Schiavon e Mirco Antenucci sarebbe uno dei punti di partenza desiderati dal tandem Mattioli-Trio, che porrebbero anche l’attenzione sul delicato capitolo dipendenti, pur nel realistico ridimensionamento che si vivrà nell’ambito dell’Eccellenza.
Mattioli e Trio non sarebbero comunque soli, ma avrebbero già l’ok di parecchi altri sponsor locali, con qualche sconfinamento nei territori limitrofi, in particolar modo nel Bolognese.
La problematica questione “Paolo Mazza”, che il Comune ha necessariamente segnalato nella manifestazione d’interesse, in attesa di buone nuove sulla revoca delle concessioni alla società di Tacopina, è una tematica che Mattioli starebbe trattando, ricercando una struttura alternativa (ma temporanea) nel panorama dilettantistico provinciale, che l’ex presidente conosce ovviamente molto bene.
Curiosità: il legame tra la famiglia Trio e il mondo del calcio è testimoniato anche dalle gesta del giovane Stefano (uno dei tre figli, classe 2008) che si sta mettendo in evidenza come terzino sinistro dell’under 17 del Lecce.l