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La crisi della società biancazzurra

Spal srl, acquirenti in fuga. Deadline per gli americani

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Verso la chiusura del bando e intanto il Comune cura il Mazza

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Ferrara Il “Paolo Mazza” resta un argomento di assoluto rilievo. Detto delle possibili sedi alternative – ipotesi da scongiurare il prima possibile –, ecco spuntare un effetto pratico e tangibile generato dalla prima mossa del Comune di Ferrara rispetto alla comunicazione di recesso inviata alla Spal srl di Tacopina. In corso Piave sono stati attivati gli impianti di irrigazione. Una scelta, quella dell’ente municipale, volta alla pura tutela del patrimonio verde dello stadio in giorni non propriamente semplici dal punto di vista climatico. Ad occuparsi di ciò è Albaverde, società di Burana che già operava dentro il “Mazza”.

Insomma, l’impegno del Comune viaggia su più fronti ed è sacrosanto che sia così. Solo curando nei minimi particolari ogni dettaglio si potrà allestire una ripartenza credibile, pratica e adeguata a quella che sarà l’Ars et Labor Ferrara, la nuova Spal. I discorsi relativi allo stadio e al centro sportivo restano bollenti.

Mollano?

Sullo sfondo esistono comunque sempre le mosse che Tacopina e Follano stanno tentando dall’altra parte dell’Oceano Atlantico per scongiurare il loro fallimento: si parla nel senso totale del termine, che avrebbe importanti ripercussioni sulle loro carriere professionali e non soltanto a livello d’immagine. I due le starebbero tentando tutte. A quanto pare, però, la ricerca di un compratore per Spal srl sta viaggiando sempre più nel vuoto e anche l’ultimo soggetto con cui gli americani avrebbero dialogato nelle settimane precedenti è momentaneamente sparito senza dare alcun tipo di feedback. E in tutto ciò ci sarebbe addirittura una data, una vera e propria deadline, per coloro che hanno combinato il disastro dei disastri: si tratta di giovedì 10, quando dovrebbe arrivare una risposta definitiva sul domani.

Programma intenso

Il cuore di questa settimana, però, sarà altrettanto determinante per il futuro della nuova creatura biancazzurra. La manifestazione d’interesse (pubblicata in data 2 luglio) scadrà mercoledì 9 alle ore 23.59, ultimo riferimento per l’invio delle candidature.

Il giorno dopo il sindaco Fabbri, l’assessore Carità e l’avvocato Menichini si raduneranno per un primo determinante briefing che darà un importante indirizzo alle successive mosse da compiere. Il responso definitivo – che tutti attendono con grande interesse e impazienza – potrebbe arrivare a metà della settimana successiva, attorno a martedì 15. In maniera tale che poi il soggetto vincitore possa immediatamente soddisfare le insindacabili richieste portate dalla Figc: richiesta d’ammissione o nuova affiliazione. Servirà la basilare lettera d’accompagnamento firmata dal sindaco di Ferrara, unita ad un business plan triennale – come d’altronde specificato anche nello stesso bando – e infine l’assegno contributivo da 250mila euro. Cifra certamente elevata, per certi versi inaspettata rispetto alle prime ipotesi, ma che andrà a misurare nell’immediato la solidità e la forza economica della nuova realtà sportiva.

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