La Nuova Ferrara

Sport

Calcio

Infront interessato all’Ars et Labor Ferrara. C’è l’advisor dietro la cordata lombarda

Alessio Duatti
Infront interessato all’Ars et Labor Ferrara. C’è l’advisor dietro la cordata lombarda

Si tratta di un assoluto leader mondiale nel marketing sportivo. Intanto la Campari non commenta e non smentisce di poter intervenire. Ultime ore per candidarsi a guidare il nuovo club

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Vuole e può far la voce grossa, Infront. Nella bagarre della manifestazione d’interesse aperta per la nuova Ars et Labor Ferrara entra come soggetto del mestiere questo colosso, che nelle ultime settimane sta aggregando vari finanziatori dal nord Italia e nello specifico da quella Milano considerata da sempre come la capitale economica del Bel Paese. Rispetto alla questione biancazzurra, Infront si pone con il delicato e determinante ruolo di advisor strategico, che fungerà da capofila anche per la presentazione della candidatura alla manifestazione d’interesse (che, ricordiamo, scadrà alle 23.59 di domani) e seguirà l’intera vicenda per conto dei soggetti interessati e raggruppati.

Il nome di Infront Sports & Media non è di certo nuovo nemmeno dalle nostre parti, grazie agli anni vissuti in serie A durante l’epopea Colombarini, avendo trattato la gestione e la suddivisione dei diritti audiovisivi delle partite della massima serie italiana (recentemente la Lega ha stilato un accordo con la stessa Infront per il mercato asiatico fino al 2027). Si tratta di un assoluto leader mondiale nel marketing sportivo, in rapporti anche con Fifa, Uefa, Premier League (ma non solo). Il Ceo dell’agenzia è Philippe Blatter (nipote di Sepp, ex “padrone” del calcio mondiale). La sede svizzera di Zugo è sostenuta da 40 uffici sparsi in 16 Paesi in tutto il globo terrestre (Usa, Canada, gran parte dell’Europa, Arabia Saudita, Cina e Singapore), compresa quella di Milano, situata in via Monfalcone. Si sta parlando di un autentico colosso a livello organizzativo, capace di ottenere profitti di business calcistico come pochi altri soggetti nella storia dell’economica e del pallone. Se poi uno dei soggetti strettamente collegati a quella che pare una vera e propria missione meneghina all’ombra del Castello estense è Campari Group, allora la “potenza di fuoco” posta sul tavolo faticherebbe a trovare competitor, anche se i veneti di Omega Group non se la passano per niente male, tanto per esser chiari).

I contatti tra i referenti di Infront, il Comune di Ferrara e i rappresentanti di Campari Group (Luca Garovoglia è il presidente, mentre Simon Hunt è il Ceo) si stanno intensificando sempre più e il nero su bianco rispetto alla manifestazione d’interesse appare ormai scontato. Dalla sede milanese di Campari non è pervenuto, per propria scelta, alcun commento in merito. E si sa che, se non arrivano smentite, allora forse si sta ballando per davvero. Campari Group (fondato a Novara nel 1860, oggi società olandese, con principale centro operativo a Sesto San Giovanni) è diventato brand mondiale con sedi produttive dislocate praticamente ovunque (Oceania compresa). Aperitivi, liquori, vodka, gin, rum, whisky, tequila, cognac, spumante e nella lista potrà forse esserci anche... la nuova Spal (tramite Infront). Nel caso dovessero spuntarla “i big” della Lombardia sarà necessaria l’individuazione di soggetti locali che possano dare una mano dal punto di vista identitario e sportivo (non sarà semplice per nessuno barcamenarsi nelle sconosciute dinamiche dell’Eccellenza emiliano romagnola).

Per quanto concerne gli altri soggetti che desidererebbero la Ars et Labor Ferrara, al momento è molto probabile che la cordata Imolese (unita a diversi sponsor estensi) con Sandro Di Benedetto non si presenti alla gara per mancanza di presupposti, nonostante i tanti approfondimenti dell’ultimo periodo. Walter Mattioli e Cesare Trio sarebbero accompagnati da una dozzina di aziende locali che avrebbero sposato il ritorno in sella dell’ex presidente. Il gruppo X Martiri e Terre dei Castelli, con Ennio Bizzarri e Ali Aden in prima fila, sono usciti allo scoperto più di chiunque altro rispetto al sogno di poter progettare in biancazzurro e hanno come punto di forza l’organizzazione del settore giovanile. Poi, vanno monitorati al massimo anche i movimenti di Omega Group (brand veneto avvicinato alla Spal anche grazie a Giorgio Zamuner, nativo di San Donà di Piave) .