Ferrara aspetta il nuovo patron Molinari. Due ex spallini per la panchina
Davide Marchini ed Emiliano Corsi i candidati per l’Ars et Labor, con Schiavon che potrebbe essere confermato nel settore giovanile. “L’empresario” è atteso in Italia lunedì
Ferrara Ci vorrebbe proprio un bel mate ad accompagnare le vibranti ore spalline di questo fine settimana. Sorseggiare la più tipica bevanda sudamericana, simbolo anche dell’Argentina, nell’attesa dello sbarco di Juan Martin Molinari (e dei suoi principali collaboratori, tra cui il noto agente Pierpaolo Triulzi), sarebbe cosa buona e giusta. L’ormai nuovo proprietario della costituenda Ars et Labor Ferrara è in procinto di muovere i suoi primi passi nel cuore della città.
In volo
L’empresario albiceleste è atteso in Italia nella giornata di lunedì e, salvo sorprese, potrebbe presentarsi alla città nelle ore successive (probabilmente martedì) in un altro appuntamento pubblico che andrà a scrivere un nuovo capitolo della storia spallina. Nel parterre non mancheranno le tante persone che si sono rivelate fondamentali alla missione dedicata alla manifestazione d’interesse del Comune cittadino, ma, al fianco del futuro patron saranno attesi il sindaco Alan Fabbri e Mirco Antenucci. L’ex bomber spallino, unica figura a fare da trait d’union fra passato e presente biancazzurro, determinante nella prossima area tecnico-sportiva, con poteri decisionali decisamente elevati (al suo fianco ci sarà Sandro Federico), ma altrettanto decisiva nell’aver reso totale agli occhi degli amministratori comunali il gradimento della cordata argentina.
Anteseven nelle ultime settimane ha lavorato duramente a questa soluzione e quella del capitano (sì, almeno ancora per un po’ vogliamo continuare a chiamarlo così) è stata una vera e propria discesa in campo con l’obiettivo di ridare dignità sportiva, ad alti livelli, a quella Spal che nel giorno del suo addio al calcio era riuscita, pur arrancando, a salvarsi sul rettangolo verde, prima che le sconvolgenti mosse del tandem Tacopina-Follano mandassero all’aria 12 anni di lavoro.
Il club è stato sfaldato dalle vicende a stelle e strisce, ma oggi vuol rinascere sotto i raggi del sole impresso al centro della bandiera argentina. Inizialmente sarà determinante l’appoggio del Comune, per le questioni burocratiche che coinvolgono in particolar modo lo stadio e il centro di via Copparo (tutto dovrebbe risolversi per il meglio in tempi brevi). Poi, l’imprinting che Antenucci e il gruppo argentino vorrebbero dare alla parte sportiva è di quelli decisi, per far la voce grossa già nell’immediato. Trovare giocatori per fare l’Eccellenza, compresi quelli forti per giocarsi il vertice di un campionato, non sarà cosa poi così difficile da realizzare, se si dispone di risorse superiori alla media, come saranno quelle in possesso della nuova Spal. Ma è chiaro che, prima di tutto, bisognerà partire dal capitolo del nuovo allenatore.
La panchina
Qualche idea sarebbe già stata messa sul tavolo ed è al vaglio quotidiano. La pista che porterebbe a Davide Marchini non è da considerarsi chiusa e potrebbe esserci un contatto a breve. Eros Schiavon sembrerebbe, in ogni caso, destinato a proseguire la sua ottima ascesa nel settore giovanile e sul tema vivaio Antenucci lunedì incontrerà Marco Aventi e Michele Borghi per un punto della situazione nel dettaglio. Le questioni potrebbero intrecciarsi, a tal punto che il nome di uno dei candidati (al momento il più forte) per la prossima panchina d’Eccellenza potrebbe uscire proprio dall’ultima Under 17 biancazzurra. Il profilo è quello di Emiliano Corsi, mister romano (classe 1984) che nell’ultima stagione ha avuto come vice Roberto Buriani. Corsi ha mosso i suoi primi passi in via Copparo nel 2023, dopo aver lavorato negli staff di Fabio Liverani sia a Lecce che a Parma: pur in poco tempo, a Ferrara ha mostrato parecchie doti e la sua ultima cavalcata con la Spal under 17, terminata con la semifinale scudetto, avrebbe meritato maggior fortuna finale. Vedremo se anche il destino farà la sua parte.