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Ars et Labor, che attesa. Arriva patron Molinari

Alessio Duatti
Ars et Labor, che attesa. Arriva patron Molinari

L’argentino è atteso oggi a Ferrara, domani la presentazione. Intanto procedono le pratiche per la creazione della società

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Ferrara Vietato fermarsi, in quest’estate biancazzurra. Di settimana in settimana, di giorno in giorno e di ora in ora, l’agenda viene dettata dai tanti fatti che ruotano attorno alla genesi della nuova Spal. Quella che, dal punto di vista burocratico, almeno per il primo anno, sarà chiamata formalmente Ars et Labor Ferrara. Il latino e la storia antica del pallone ferrarese vanno a miscelarsi con il nuovo corso argentino, dopo la scelta portata dall’amministrazione comunale rispetto alle candidature della manifestazione d’interesse. E a quanto pare, non c’è proprio stata partita alcuna.

Il gruppo albiceleste, con a capo l’imprenditore Juan Martin Molinari e con l’imprescindibile ruolo che ricoprirà Mirco Antenucci, si è presentato al tavolo con le migliori garanzie economiche e con quella completezza progettuale (presente e futura) che il sindaco Alan Fabbri cercava. La benedizione del primo cittadino arriverà nella seconda parte del pomeriggio di domani, quando, nei locali del municipio, arriveranno lo stesso Molinari e i suoi più stretti collaboratori (attesi in città già quest’oggi) per parlare alla città.

Nel weekend appena trascorso, a Ferrara come anche sulle spiagge dei Lidi comacchiesi, non si discute d’altro. Persino troppo, con voci nefaste che hanno perso quota, tanto da dover essere smentite, circa una presunta retromarcia dell’ultima ora della coppia Juan Martin Molinari-Pierpaolo Triulzi (lo stesso che aveva favorito l’ingresso del nuovo patron della nascitura Ars et Labor nel Perugia, ma soprattutto procuratore di calciatori) e l’affidamento in seconda battuta alla cordata X Martiri-Terre di Castelli. «Voci arrivate anche a me nel pomeriggio di sabato – confermava ieri Ennio Bizzarri, vicepresidente del sodalizio porottese –, ma alla X Martiri non è arrivata alcuna comunicazione, men che meno dall’amministrazione comunale». «Ipotesi del tutto priva di fondamento – conferma l’assessore allo sport Francesco Carità –, tutto sta procedendo secondo i programmi». Sospirone di sollievo, anche perché di momenti thriller e con pessimo finale da un mese a questa parte se ne sono vissuti anche troppi. D’altro canto, tutti i segnali sono di segno contrario, a iniziare dalle prime mosse già effettuate per rimettere in piedi il settore giovanile.

Quel che più preme, però, in questo momento è la società e la prima squadra, elementi portanti e che faranno da traino a tutto il movimento in via di ricostruzione. Oggi la curiosità regna sovrana e nell’aria si respira parecchia voglia di veder rinascere i colori biancazzurri nel miglior modo possibile, con tutte le cose fatte a modo. All’incontro con gli organi di stampa che Molinari sosterrà al fianco del primo cittadino, non mancherà di certo il contorno che ha fatto parte dell’operazione. Per la parte comunale ricordiamo le figure dell’assessore allo sport Francesco Carità e l’avvocato pisano Federico Menichini. Mentre il vento argentino è stato soffiato, anche, appunto dal noto agente Pierpaolo Triulzi, che già aveva svolto un ruolo determinante nell’acquisizione del Perugia da parte di Javier Faroni (Molinari in Umbria aveva il 10% delle quote, e resta in strettissimi rapporti con uno degli uomini più potenti dell’intera Argentina). Tra l’altro, curiosità delle ultimissime ore, il Perugia – via Instagram – ha pubblicato l’immagine di uno scalo aeroportuale situato a 22 km di distanza da Buenos Aires (Ezeira) e la foto del “Predio Deportivo Lionel Andres Messi”, ossia il centro sportivo casa della Nazionale argentina campione del mondo in carica. Gli umbri svolgeranno lì una parte del proprio precampionato. E se in un domani toccasse anche alla Spal? Per quest’anno ci sarà da accontentarsi dei campi di Ferrara, la massima ambizione sono quelli del centro “G.B. Fabbri” in via Copparo.

Nel frattempo, il Comune di Ferrara ha predisposto la lettera d’accompagnamento che la nuova Ars et Labor – doverosamente in fase di costituzione formale societaria – dovrà consegnare alla Figc assieme all’assegno contributivo di 250mila euro e al progetto dedicato (entro il 23 luglio). Il percorso burocratico è ormai noto. Più o meno come le prime mosse che andranno a definire l’organico societario. Mirco Antenucci sarà l’assoluto faro tecnico-sportivo e lavorerà a stretto fianco con Sandro Federico (l’ex Teramo è atteso dal ruolo di direttore generale). Ci sono buone possibilità che possano tornare di nuovo in gioco le preziose figure di Checco Conti e Alessio Cirulli (ultimo team manager), decisamente a loro agio nell’ambiente di via Copparo e quindi possibili valori aggiunti per il nuovo corso. La rinascita del settore giovanile, altro tema di primissimo rilievo, ripartirà dalle figure di Marco Aventi e Michele Borghi. Inevitabile pensare ad alcuni ex tecnici dell’ultima Spal come figure ancora spendibili nelle varie categorie, Eros Schiavon su tutti. Motori accesi su tutti i fronti e prime ore ferraresi di Molinari che meritano un sentito “bienvenido”.

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