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Il nuovo stemma dell’Ars et Labor raccoglie critiche

Alessio Duatti
Il nuovo stemma dell’Ars et Labor raccoglie critiche

Sui social si registra scarso gradimento per il nuovo “ovetto” e per il nome Ferrara Calcio

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Ferrara Rispetto al nuovo logo della Ferrara Calcio Ars et Labor lo scarso gradimento popolare risulta abbastanza chiaro. Basta farsi un giro sui social, dove anche a giorni di distanza dalla pubblicazione dell’ovetto di spalliniana memoria rivisitato emergono critiche più o meno specifiche.


Appunti alla scelta globale, alle rifiniture, al nome “Ferrara Calcio”, alla data “1907”, al font e allo stile. Sia chiaro, nessun tifoso biancazzurro per questa ragione ha tolto la fiducia iniziale rispetto al nuovo corso societario, che in queste settimane si sta occupando di una ripartenza parecchio complessa su più fronti. Ma le opinioni sono opinioni e va quindi registrato come l’umore del tifo spallino non sia convinto dalla proposta svelata dal club.
 

C’è stato naturalmente anche qualche opinione favorevole, non stiamo parlando di bocciatura unanime, ma il peso dei “voti” è alquanto sbilanciato verso il “no”. Diciamo che altre proposte emerse nelle scorse settimane – su tutte quella di Modì Marketing, partente dalla Rotonda Foschini – avevano maggiormente scaldato i cuori del popolo estense.
 

Guardando il nuovo stemma della Spal, pur non essendo degli esperti del settore grafico, si possono cogliere alcuni aspetti non convincenti.

Scrutandolo attentamente è difatti possibile notare alcune sottili imprecisioni tecniche, fra cui alcune centrature delle scritte sbagliate, lo spessore della cornice irregolare, scritte che sembrano allungate e la scritta “Ars et Labor” che non segue precisamente la curvatura. I tecnici, poi, sollevano critiche sull’uso dei font e anche sulle dimensioni del simbolo comunale.
 

Un altro elemento che ha destato qualche incertezza (anche per eventuali rogne legali) è il richiamo – nonché la forte somiglianza – all’ovetto originale della Spal che tutti auspicano possa tornare a casa il prima possibile. Verosimilmente, ora che la Spal di Tacopina è fallita, le pratiche saranno attivate dal curatore e col tempo sarà sempre più chiaro come la città potrà riappropriarsi dello storico nome della sua squadra e del relativo glorioso marchio. Impossibile, a oggi, fare previsioni. Si può soltanto sperare che questo campionato d’Eccellenza sia l’unico in modalità “extra”.
 

Ultima, ma non ultima nel discorso, la scritta “Ferrara Calcio”. Dicitura assai impattante, apparsa anche in tutti i comunicati stampa emessi fino a questo momento. La genesi della nuova società in salsa argentina era stata chiara e sottolineata a più riprese anche nella sede municipale, dopo il precedente confronto con la tifoseria, che aveva dato il suo benestare al nome Ars et Labor, tanto che la nuova matricola affiliata alla Figc ha il seguente nome completo: SSDARL Ars et Labor Ferrara.

Ora il “Ferrara Calcio” – come detto, non solo nel logo – appare dominante. E, a quanto pare, tale direzione sarebbe stata volutamente scelta dal board argentino (a breve Molinari e i suoi soci torneranno in Italia, verosimilmente prima dell’inizio del campionato e magari potranno chiarire quest’aspetto).
 

Tra l’altro anche il nuovo sito ufficiale – e di sicuro anche i canali social collegati – risulta registrato con dominio “ferraracalcio.it”: nella home page, in costruzione, appare la scritta “Una nuova storia…”.

L’immagine di copertina dell’articolo è frutto di una rielaborazione realizzata dal grafico ferrarese Eugenio Ciccone e che ha fatto il giro del web.