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Tutte le armi dell’Ars et Labor

Alessio Duatti
Tutte le armi dell’Ars et Labor

La nuova squadra arriva alla prima partita ufficiale ancora in costruzione. Ecco in ogni reparto la situazione in casa biancazzurra, in attesa degli ultimi innesti

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i Alessio Duatti

Ferrara Hanno sfilato davanti alla Curva Ovest, prendendosi il più grande abbraccio. Sono i 22 calciatori che l’Ars et Labor ha tesserato, ma va ricordato che alcuni profili restano in prova e la prossima settimana potrebbe essere quella delle scelte. La rosa finale, quindi, potrebbe attestarsi su 25 elementi, arricchendola certamente di una punta e poi si vedrà: il mercato chiude l’1 settembre, ma riaprirà già a dicembre e il ds Mirco Antenucci potrà intervenire con eventuali aggiustamenti.

Portieri

In casa Ars et Labor la titolarità di Alessandro Giacomel (1998) è fuori discussione. Alle sue spalle ecco due ragazzi che già ben conoscono l’ambiente di via Copparo, avendo militato nel vivaio. Si tratta di Luca Romagnoli (2006) e di Fabio Luciani (2005). Quest’ultimo aveva vinto un tricolore ai tempi dell’Under 18, mentre il primo lo scorso anno ha giocato in prestito a Treviso.

Difesa

Anzitutto, capitano e vice capitano del gruppo. Giuseppe Iglio (2001) non ha bisogno di presentazioni, essendo l’unico superstite dell’ultima Spal naufragata con il fallimento di Tacopina. In assenza di Iglio la fascia passerà sul braccio di Andrea Dall’Ara (1994), ex Chievo Verona, spesso visto in coppia con Adriano Casella (2000), difensore centrale cresciuto nel calcio pugliese. Ecco, poi, altri profili maggiormente giovani, ma che sono sembrati già pronti per il livello dell’avventura. Edoardo Mambelli (2004) nasce come terzino destro, ma può giocare anche sulla mancina e all’occorrenza pure in mezzo. Zona delicata della difesa, per la quale è stato tesserato nelle ultime ore anche Nenad Stoskovic (2002). Il semaforo verde si è acceso anche per Tommaso Occhi (2006), terzino ferrarese che ha fatto parte dell’ultima Primavera Spal. A sinistra il nome del titolare è quello di Simone Mazzali (2002), originario di Poggio Rusco e già protagonista di alcune presenze in serie C.

Centrocampo

La zona nevralgica è senz’altro il fiore all’occhiello dell’Ars et Labor. Gli ex Prato, Mattia Cozzari (1999, di Portomaggiore) e Leonardo Mazza (2000) sanno il fatto loro. Il primo ha una fisicità importantissima, mentre “Leo” agisce in cabina di regia col piede mancino. Milos Malivojevic (1993) non solo conosce a memoria l’Eccellenza emiliana, ma ha davvero ben approcciato la nuova esperienza ferrarese con colpi e personalità. Che dire, poi, di Manuel Ricci (1990), altro leader carismatico di un gruppo costruito per vincere e far la voce grossa con ogni avversario. Alessandro Prezzabile (1998) viene dal palermitano e sarà una risorsa preziosa in termini realizzativi. Non va tuttavia sottovalutata la presenza e la generosità aerobica del romano Marzio Di Bartolo (2003).

Attacco

In attesa di bomber Cesario, l’area di rigore delle prime amichevoli è stata occupata da Paolo Carbonaro (1989): generoso, intelligente, farà comodo a mister Stefano Di Benedetto. Il quale conosce molto bene Gabriele Mazza (2004), allenato nel vivaio del Palermo e che ben si è messo in mostra nel periodo di prova a Ferrara. Un altro ex settore giovanile rosanero, tesserato nelle ultimissime ore, è Mattia Lanza (2008). Si occuperanno delle corsie esterne, con il compito di far venire il mal di testa ai dirimpettai di turno, il biondo Luca Senigagliesi (1998), il mancino Davide Gaetani (1995) e il brevilineo Alberto Barazzetta (2002).

Le armi a disposizione dell’Asr et Labor sono tante.