Il Braglia abbraccia il Modena, Sottil: «Vogliamo crescere ancora»
Domenica 31 agosto alle 21 l’esordio casalingo dei gialli con l’Avellino
MODENA. Si riaccendono stasera (ore 21) le luci del Braglia per la prima casalinga del Modena. Lanciata dalla bella vittoria all’esordio sul campo della Sampdoria, la squadra gialloblù cerca il bis contro l’Avellino e Sottil chiede ai suoi una partita da Modena.
Sottil, qual è la condizione generale della sua squadra?
«La mia squadra sta bene, è a un buon livello come apprendimento del lavoro fatto, me ha ancora margini di miglioramento. Trattandosi di una squadra che ha cambiato molto occorre trovare il giusto assestamento ma siamo già molto avanti. Come condizione fisica quasi al top».
Il successo di Genova importante e meritato, ma ora c’è un Avellino reduce dalla promozione in B.
«La Sampdoria per noi deve essere solo il passato, conta il presente che si chiama Avellino. Ha cominciato con una sconfitta, ma è pur sempre una squadra che ha vinto un campionato di C, che non è mai facile, poi hanno lo stesso allenatore e preso alcuni giocatori. Quindi dobbiamo rispettarlo, ma anche metterci l’elmetto e fare una battaglia per cento minuti».
Ci sarà il Braglia a spingervi.
«Ho sempre detto che il Braglia deve essere la nostra fortezza, lo ha ribadito anche il Presidente. I giocatori si allenano per questo, sudano non una ma dieci maglie, come i nostri tifosi che ci spingono. Ecco, noi dobbiamo fonderci in un unico blocco con loro e loro con noi».
Che partita chiede alla sua squadra?
«Una partita da Modena, concreta e pratica. Con una mentalità vincente che deve essere stile di vita, perciò umiltà sempre, ma soprattutto voglia di correre e contrastare più degli avversari, oltre alla consapevolezza delle proprie qualità».
Dopo sette settimane di lavoro che gruppo si è formato?
«Un gruppo eccellente, fatto di ragazzi che stanno bene insieme, che, ho sempre detto, devono sentirsi tutti titolari. Un convincimento che deve essere reale, non finto, e io lo dimostrerò all’inizio o a gara in corso. Con il direttore Catellani abbiamo costruito una rosa molto competitiva, all’interno della quale io posso scegliere molto serenamente di volta in volta, ovviamente anche in relazione alle strategie delle singole gare».
Nelle prime gare ufficiali il Modena ha tirato spesso da fuori. Una strategia precisa?
«Io voglio che la mia squadra finisca le azioni, arrivando alla conclusione con i dribbling, ma anche con i tiri da fuori area. Abbiamo i giocatori con questa qualità, interni bravi negli inserimenti e ci alleniamo anche per questa soluzione».
In attesa dei gol degli attaccanti? Mendes e Gliozzi possono stare insieme?
«Abbiamo attaccanti forti con caratteristiche diverse, che hanno il gol nel bagaglio tecnico, ma che fanno bene anche la fase difendente. Non devono avere la sindrome del gol, il collettivo deve aiutarli e i gol arriveranno, e Mendes e Gliozzi possono coesistere, è già successo».
Due situazioni diverse: Beyuku in Nazionale Under 20 francese e Caso ancora fermo.
«Beyuku è un orgoglio per lui e per il Modena. Caso è fermo solo per intoppi fisici, non c’è nessuna preclusione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA