Ferrara, Manfredini di nuovo iridata nel beach tennis
La campionessa ferrarese ai mondiali è oro nel singolo e bronzo nel doppio misto. «Ero scocciata per quella semifinale persa, ma poi ho iniziato a vincere e...»
Ferrara Ok, arriviamo lunghissimi, ma per una medaglia d’oro e una di bronzo ai campionati mondiali Ifbt, disputati a Rimini lo scorso giugno, non è mai tardi per mettere la protagonista in risalto. Nel mezzo, poi, c’è stato un compleanno di quelli a cifra tonda, che l’ha portata negli “anta”. Ecco, allora, che è arrivato il momento per tornare a celebrare le imprese sportive di una splendida quarantenne ferrarese: Eleonora Manfredini, campionessa senza tempo di beach tennis.
Eleonora, riavvolgiamo il nastro del tempo e torniamo a giugno: sabbia, sole, racchettoni e tu in gara. Intanto, come ci sei arrivata ai mondiali?
«Nel 2018 avevo vinto i mondiali a Barcellona. Dopo, la Federazione si è scissa: io gioco nell’originale Ifbt, che ha dato vita a questo sport, abbassando la rete da pallavolo e si giocava su quelle misure di campo lì, che poi sono state cambiate... Quando la Fit ha visto che c’era un business, se l’è portato dentro, tesserando i migliori della disciplina, ma spostando il movimento top in Brasile con i professionisti, che sono 30 uomini e 30 donne. Ma è l’Ifbt che fa il grosso del movimento: quello che faccio io è il mondiale degli amatori, quello che mette a confronto i migliori della massa dei giocatori. Gli stessi che a metà settembre parteciperanno agli europei in Sardegna, a Muravera, mentre a Cesenatico (fino a domenica prossima) ci saranno i mondiali con quelli che arrivano dal Brasile. Chi non si può permettere di girare per il mondo, sta in Ifbt, ma a giugno Rimini c’erano comunque dei giocatori fortissimi».
Dunque sei già stata campionessa iridata, ma poi?
«Vinsi a Barcellona, poi, un po’ gli infortuni, l’età, il lavoro... L’anno scorso siamo andati agli Europei in Sardegna con il nostro gruppetto, abbiamo fatto dei buoni piazzamenti negli over 30, sono arrivata terza nel singolo».
E ora altre due medaglie mondiali: come sono arrivate?
«Vado a Rimini con il mio socio (per il doppio misto, ndr), Domenico Barbieri, che ha 61 anni ma è ancora fortissimo, uno di quelli che svettavano a livello internazionale quando è nato il beach tennis. Essendo un campionato comunque amatoriale, puoi iscriverti e se sei buono vai avanti, altrimenti esci subito. Siamo andati. C’era un sacco di gente, che è il suo bello, hai la sensazione dell’evento. Non essendoci ranking, però, ci siano trovati in un girone di ferro, con due polacchi di due metri che tiravamo come dannati e poi un’altra coppia fortissima che già conoscevamo. Il 26 giugno, con un caldo insopportabile, abbiamo perso la semifinale over 30: medaglia di bronzo e tanta rabbia».
Era pur sempre un bronzo mondiale...
«Sì, però poi sono andata a giocare il singolo, che è la mia specialità, oltre ai doppi misto e femminile, e scendo in campo un po’ scocciata per quella sconfitta. Vinco la prima partita: perdevo contro una ungherese di due metri 4-1, ho vinto 7-0 al tie break. Così mi danno un by e sono andata a giocare contro la sorella di questa ungherese, un altro “armadio”, poi trovo una brasiliana in semifinale e in finale la brasiliana che ci aveva battuto nel doppio misto. Un caldo, una stanchezza, ero sotto 4-1 e l’ho ribaltata 6-4. Non avevo una grande clac, l’oro l’avevo vinto solo a Barcellona... ma è pur sempre l’oro mondiale nel trentennale della Federazione e così alla fine mi sono pure commossa».
Chi c’è in squadra con te?
«Siamo un quartetto. Da due anni io e il mio socio (sempre Domenico Barbieri, ndr) stiamo giocando in doppio misto, lui da 6 anni gioca il doppio con Marcello Tommasi, che è il mio compagno di vita, e con lui fa i tornei maschili, anni fa hanno vinto gli Europei over 40... Il doppio femminile, invece, lo sto giocando con noi Simona Galassi, l’ex pugilessa e anche allieva di Alessandro Duran (un peso mosca che ha vinto tutto: titolo mondiale Wbc, tre ori mondiali, tre ori europei, un oro ai campionati Eu, ndr) e con lei abbiamo vinto un bronzo nell’over 30, Marcello l’ha vinto nell’over 50».
Quali prospettive hai?
«Finalmente posso partecipare ai tornei over 40 e sarò la più giovane! Agli Europei in Sardegna giocherò il torneo misto over 30 e over 40, il femminile over 30 e 40, il singolo open, mentre gli altri sono della nostra categoria di ranking, che è quella intermedia».
Parti per conquistare...
«Qui si vincono medaglie e materiale da beach tennis. A Rimini mi hanno dato integratori, polsini, magliette, occhiali... Si va per divertirsi, soprattutto. E poi magari di vincere qualcosa».
Come fai a coniugare sport e vita quotidiana?
«Fino a qualche anno fa ero più brava, cercavo di allenarmi ogni settimana in palestra e di racchetta. Quando hai un’azienda (facciamo digital marketing fra Emilia-Romagna, Veneto e Marche, un settore in forte espansione) è più difficile. Dal 2020 sono docente di digital marketing».