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Maglie e prodotti della Spal in vendita, ecco quando

Maglie e prodotti della Spal in vendita, ecco quando

Programmate due giornate per la liquidazione allo store di via Mazzini dopo il fallimento della società di Joe Tacopina. L’operazione è funzionale a raccogliere più denaro possibile per saldare le spettanze dei creditori della Spal

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Ferrara Vuoi una maglia di Antenucci, o un pezzo storico di Zanellato o magari Zammarini? Vorresti la divisa del “pigiama” azzurrina che tante perplessità aveva suscitato o quella bellissima nera con inserti azzurri? O bastano un paio di pantaloncini utili a ricordare la Spal che fu? La prossima settimana è in programma una vendita totale dei prodotti della Spal rimasti nei magazzini dopo il fallimento. E non è una sfizio commerciale, bensì un’azione significativa voluta direttamente da Aristide Pincelli, commercialista e liquidatore giudiziale della Spal.

Verranno vendute magliette, tute, pantaloncini, giacconi, calze, palloni e altri gadget. La svendita si terrà venerdì 19 e sabato 20 settembre dalle 9 alle 17 con orario continuato, presso lo store Spal di via Mazzini 28/30. La vendita è gestita dall’Istituto Vendite Giudiziarie di Ferrara e l’ingresso sarà libero, ma regolamentato con prenotazione telefonica al 335.1807018 oppure collegandosi al sito www.asteferrara.it o con la distribuzione di un numero all’ingresso del negozio.

L’operazione del dottor Pincelli è infatti funzionale a raccogliere più denaro possibile per saldare le spettanze dei creditori della Spal. Compito del liquidatore è quello di capitalizzare al massimo i beni che furono della società di Tacopina e che possono garantire un introito economico, necessario ad avvicinarsi al debito accumulato dal vecchio club di via Copparo tra stipendi non saldati, pendenze con il Fisco e con i fornitori. In via Mazzini, perciò, andranno in svendita tutti quei prodotti invenduti negli anni, pezzi da collezione che ogni tifoso spallino potrebbe volere nel proprio armadio, magari stavolta con la consapevolezza di aver aiutato indirettamente qualche lavoratore biancazzurro rimasto senza stipendio per tre mesi. 

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