Mesola, che sbandata. Lo Young Santarcangelo cala il poker
La squadra romagnola ha subito imposto un ritmo tambureggiante trovando la via del gol
Mesola In questa partita mai in discussione, lo Young Santarcangelo è stato troppo per questo Mesola, sotto tutti gli aspetti: tecnico, fisico e psicologico. I romagnoli hanno nettamente piegato i castellani sotto il peso di una gravosa quaterna, due gol per tempo, con i padroni di casa incapaci di colpire un avversario a tratti travolgente. Nemmeno nella ripresa, quando la veemenza dei forlivesi si è attenuata e la gara riequilibrata almeno nel gioco, i biancazzurri sono riusciti a opporre una reale resistenza agli avversari.
È impetuoso l’inizio degli ospiti, che travolgono i padroni di casa. È appena il 2’ quando Fuchi calcia dalla bandierina, deviazione di Vitucci e stoccata vincente di Vukaj. Al 7’ Lombardi coglie il palo dalla distanza, poi Galassi conclude a lato. Ritmi vertiginosi, ospiti inarrestabili e locali in impasse, ma che lentamente riescono ad alleggerire la pressione degli avversari, pur sempre pronti alle ripartenze. Al 18’ dalla distanza Davo calcia fuori, al 27’ crossi basso di Vitucci raccolto da Fuchi la cui conclusione è deviata in angolo dalla difesa mesolana e al 31’ un tiro a giro di Neffati ha la stessa sorte. Al 32’ Misuraca tira e Calderoni blocca a terra, ma al 39’, dopo un piazzato di Fuchi ribattuto dalla barriera e un batti e ribatti in area, pallone a Vitucci, in posizione al limite dell’offside, che brucia il portiere locale. Al 45’ spettacolare rovesciata di Fuchi sulla punizione di Galassi e palla a lato. Nel recupero Neffati impegna Golinelli in una parata a terra.
Nella ripresa il ritmo cala, ma i forlivesi restano in controllo del match e colpiscono implacabilmente altre due volte. I locali tentano qualcosa di più, ma non basta. Al 52’ Spanò impegna l’estremo ospite, al 57’ tiro a giro di Fuchi a lato e al 67’ Davo in fuga si beve due avversari ma conclude alto. Al 75’ una conclusione di Rako è deviato in angolo dal portiere ospite. Chi invece centra la porta al termine di un’impetuosa e spettacolare discesa è Ciavatta, che fredda Calderoni con un pregevole diagonale. Al 79’ un tiro in corsa di Neffati termina alto, invece all’82 il “colpo da biliardo” rasoterra di Cecconi batte Calderoni.l