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L’Ars et Labor vince contro la Comacchiese, decide Gaetani

L’Ars et Labor vince contro la Comacchiese, decide Gaetani

Il derby non regala emozioni e le due squadre rimangono con evidenti problemi offensivi

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Ferrara L’Ars et Labor vince il derby al Mazza di fronte a circa 5mila tifosi, ma la Comacchiese esce dal campo tra gli applausi quantomeno per l’impegno e la voglia di tenere aperta una partita brutta e noiosa anche se ancora manca la rete da inizio campionato. 

Il match dell’anticipo di Eccellenza lo decide Gaetani su rigore, realizzato al 20’. E’ un lampo di Senigagliesi ad accendere una gara che fino a quel momento aveva visto i lagunari avere il pallino, l’esterno entra in area da sinistra e Centonze lo colpisce: penalty che Gaetani segna, nonostante Campi indovini l’angolo.

Ma per raccontare la partita della Spal bisogna fare un passo indietro e arrivare alle formazioni ufficiali con Di Benedetto che vara una difesa a tre, mai vista finora e soprattutto piazza Cozzari come prima punta. Una scelta che può sorprendere ma che può anche essere letta – con un pizzico di polemica – come un messaggio alla proprietà, ancora assai tentennante a dare il via libera all’ingaggio di un attaccante che segni tanti gol. Un problema che la stessa Curva Ovest ricorda a metà ripresa quando srotola lo striscione: il 30 si avvicina, ag vol la punta. Ovest che era stata magnifica anche ad inizio gara con la coreografia per ricordare Federico Aldrovandi.

In campo non si percepisce troppa voglia di osare, Ricci, subito dopo il vantaggio spallino, invoca più volte la calma in mediana mentre Malivojevic è l’unico violino di altra categoria. La linea a tre dietro con Dall’Ara perno centrale tra Stoskovic e Mambelli regge bene le avanzate di Brito ma poi, a metà primo tempo, Di Benedetto torna a quattro e blinda una retroguardia che ha solo una sbavatura:  al 29’ Centonze trova Taroni in mezzo all’area solo davanti a Luciani che in uscita disperata compie una grande parata a terra.

Dall’altra parte è Cozzari in mezza girata a chiamare Campi all’intervento salvifico ma al 46’, quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo, i mugugni sono più degli applausi. In tribuna non sanno però cosa riserverà loro la ripresa con un’infinità di interruzioni e cambi e due occasioni: al 79’ Felloni ha la palla del pari ma su azione d’angolo calcia alto e l’ultima chance è di Senigagliesi che si accentra da sinistra e calcia a giro con la parabola che esce di pochissimo sul secondo palo. Nulla di particolare, ma vedere con i giocatori spallini esultano a fine partita, alla pari di mister Di Benedetto, certifica quanta tensione ci fosse intorno al derby, non per questioni di rivalità ma solo perché questa squadra è ancora troppo al di sotto delle aspettative e di ciò che pensa di poter dare.