Ars et Labor, un altro errore strategico che avrà strascichi
Una riflessione dopo l’uscita di scena di Mirco Antenucci
Ferrara C’erano due persone su cui fondare la rinascita del calcio a Ferrara: Mirco Antenucci ed Eros Schiavon. Le bandiere ancora contano e i due avevano i crismi per fare da paracadute sociale, politico e mediatico verso la città se le cose non fossero iniziate nel migliore dei modi. Schiavon è stato messo all’uscio per non creare pressione a Di Benedetto in caso di insuccesso, Antenucci è finito per essere esautorato da coloro che ora si trovano con un pesante fardello da gestire. Era già accaduto in estate che tra proprietà (e annessi) e Antenucci si fosse arrivati a uno strappo ma in quel caso fu l’amministrazione comunale a imporre di ricucire. Stavolta no, il ds, l’ex capitano, il simbolo di Ferrara ha scelto di non voler più scendere a compromessi. Si sussurra gli volessero offrire un ruolo di ambasciatore pur di tenerlo dentro, buono e addomesticato ma un lupo non si addomestica perché vive di istinto e leadership. Gravissimo errore, gestito malissimo anche mediaticamente (non è una novità) e ora i paracaduti sono finiti: serve solo vincere e ci vuole la punta.