L’Ars et Labor vince ancora e si lancia in vetta. Ribaltone al Cava Ronco
Biancazzurri in svantaggio dopo 3’ ma nella ripresa Gaetani dà il via alla rimonta. Carbonaro approfitta di un’indecisione del portiere e Mazza la chiude nello stadio che porta il suo nome
Ferrara L’Ars et Labor batte il Cava Ronco con un altro tris di marcature, proiettandosi in cima al girone B. Al “Paolo Mazza” si è vissuto un bel pomeriggio di calcio, concluso tra i canti di festa del popolo. Partita portata a casa contro una squadra ostica, che ha mostrato personalità e idee chiare.
L’avvio è talmente di stampo ospite che i forlivesi dopo 3’ trovano addirittura il vantaggio al termine di un’azione corale finalizzata da Farabegoli. Lo sviluppo si mostra tutt’altro che semplice ma la squadra di Di Benedetto reagisce costruendo una serie di palle gol davvero importanti. Ricci si fa ribattere dentro l’area, Senigaliesi colpisce un palo (con la sfera che per qualche istante rimane sulla linea di porta) e Carbonaro si divora l’occasione più comoda. Quello biancazzurro, in pratica, è un assedio. Accentuato da un’altra opportunità – una specie di flipper – che l’estremo Carroli respinge con i piedi. Estensi più volte vicini al meritato pareggio, ma è un Cava Ronco che in verticale crea costanti pensieri. Mambelli spende il giallo – senza la presenza di Dall’Ara sarebbe stato rosso – sullo scatenato Farabegoli. Poi serve un miracolo di Giacomel sulla seguente punizione di Salomone (conosciuto nel pianeta dilettantistico regionale come il “Re”). L’Ars et Labor ci prova con un paio d’azioni di sfondamento ma senza trovare il click vincente. Prima del duplice fischio Cava Ronco vicinissimo allo 0-2 in virtù della clamorosa frittata autoprodotta da Giacomel e Dall’Ara: Mambelli salva l’autorete con una zampata sulla linea di porta. Primo tempo scoppiettante, con la pessima notizia dello svantaggio, ma anche con l’ultimo pericolo scampato che lascia margini per la rimonta.
Gli allenatori tolgono gli ammoniti all’intervallo e quella che si presenta in campo è un Ars a trazione anteriore col 4-2-4. La pressione estense viene premiata col punto dell’1-1: Gaetani deposita di testa, dopo la risposta del portiere sulla conclusione di Ricci. Il 10, poco dopo, ci riprova dalla distanza facendo la barba al palo. Si entra nell’ultima mezz’ora con il Cava che sembrerebbe aver terminato la benzina. Il gol del 2-1 arriva con un tiro dalla distanza di Carbonaro (imperfetto il portiere forlivese) e l’abbraccio collettivo alza i decibel degli oltre 4mila di corso Piave. Il neo entrato Prezzabile prova a dire la sua di testa, palla di poco alta. Il centrocampista palermitano avrebbe la possibilità di chiuderla ma stavolta si tratta di uno sciupo. Sta di fatto che nel finale il Cava ci prova generando una più che discreta apnea. Fino al contropiede definitivo chiuso dalla bella giocata di Gabriele Mazza per il 3-1. Avanti così.