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Ars et Labor, come giochi? Le scelte con la nuova punta

Alessio Duatti
Ars et Labor, come giochi? Le scelte con la nuova punta

Con l’arrivo di Moretti sono otto gli attaccanti a disposizione del mister. Spazio all’ex Union Clodiense, affiancato da Carbonaro e Senigagliesi

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Ferrara Il parco attaccanti dell’Ars et Labor si è allargato e questa è di certo una buona notizia per chi aspettava la punta da settimane e settimane. Ma l’arrivo a Ferrara di Federico Moretti dall’Union Clodiense non va soltanto visto come mero aspetto numerico, bensì come l’aumento del reale potenziale offensivo. La carriera della punta abruzzese non “promette” cifre realizzative da assoluto capogiro, ma va ben evidenziato che le ultime avventure del classe 1994 sono riferibili a campionati giocati in serie C e in serie D. Qui – ahinoi – si sta militando in Eccellenza e Moretti ha dunque tutte le carte in regola per far grandinare marcature su marcature.

Senza girarci troppo attorno, la missione è quella di fare la differenza per aumentare le possibilità di vittoria del campionato… e che ci creda tutto il pianeta biancazzurro. Moretti spererebbe di impattare già dal match domenicale di Budrio contro un’Osteria Grande sempre più in crisi di risultati: i bolognesi, dopo esser stati afflitti da una “pareggite” iniziale, sono reduci da due ko e ieri sera si è anche arrivati alla risoluzione consensuale del contratto con mister Geraci.

A proposito di posizioni, riferite stavolta al campo e quindi allo scacchiere che Di Benedetto potrebbe attuare in zona gol, al di là dei prossimi 90 minuti. Globalmente le possibilità sono aumentate. In rosa si conta la presenza di ben otto giocatori specificatamente dedicati alla fase d’attacco, oltre ai jolly Cozzari e Malivojevic che garantiscono mutamenti tattici in particolar modo sulla trequarti (eventuali 4-2-3-1, 4-3-1-2). I biancazzurri, tra l’altro, si sono recentemente visti con il motore spinto verso il 4-2-4, che resta un’ottima soluzione quando emergono necessità di sblocco partita o operazioni rimonta (vedi il secondo tempo col Cava Ronco).

Il 4-3-3 resta però la base dei pensieri settimanali. Se Moretti troverà spazio come prima punta, Carbonaro verrebbe allargato su una fascia con Senigagliesi dall’altra parte. Occhio, però, perché a disposizione ci sono due esterni puri come Gaetani e Barazzetta (possono fungere anche come seconde punte di movimento) che restano validi candidati nelle rotazioni. Un altro esterno è l’argentino Juan Cruz Chazarreta (2001), che tuttavia fin qui si è visto soltanto in Coppa. Altre risorse sono rappresentate dai baby siciliani giunti a Ferrara nel cuore dell’estate. Il primo, Gabriele Mazza, è reduce dallo splendido gesto tecnico che ha chiuso i conti contro i forlivesi. Senz’altro avrà acquisito fiducia e potrà crescere. Di Benedetto lo conosce, così come conosce il 2008 Matteo Lanza (fra l’altro compagno d’appartamento di Mazza) che tuttavia non ha ancora trovato minutaggio nel traffico dei più adulti.

Le opzioni sono diverse, con la coesistenza di Senigagliesi, Moretti e Carbonaro che sembrerebbe preferita alle altre. A parlare, ancora una volta, sarà il campo, per confermare o ribaltare i vari pensieri tattici.