Su Ferrara torna la positività, tifosi e squadra felici e uniti
I risultati occultano lo scetticismo iniziale e trascinano la piazza. Con il Russi obiettivo 5mila presenze poi si lavora per un grande esodo
Ferrara I campionati si vincono coi i talenti in rosa, con la famosa organizzazione difensiva supportata dai numeri, ma anche con la totale unità d’intenti che contraddistingue l’ambiente. Inteso nella sua globalità, con la tifoseria che gioca sempre un ruolo assai determinante dentro al percorso. Diciamoci la verità: in queste settimane, sul campo e sugli spalti, ci si sta divertendo un sacco. Ed è bello così. I canti, i ritmi e i balli della Ovest spingono la squadra di Di Benedetto ai gol e alle vittorie. Le feste al triplice fischio, con i megafoni del tifo che lanciano boati, esaltano il gruppo. Che partecipa, che si diverte e che dall’abbraccio reciproco assume elevate dosi di autostima e energia.
A quanto pare, la missione spallina si sta incanalando nel modo giusto in questa prima fase dell’autunno. Non è stato semplice “far andar bene le cose”, ma i percorsi meritocratici sono quelli che poi danno maggiori soddisfazioni quando realizzati. E la squadra, a oggi, può chiamarsi felice. Felice e contenta eh, ma non ancora soddisfatta. Perché tanto deve ancora venire e perché il tasto “on” sulla modalità attuale va tenuto ben premuto fino ad arrivare a dama. Sta di fatto che i giocatori ora stanno facendo vedere cose che inizialmente non si erano viste.
Nelle prime settimane al “Mazza” e generalmente in città regnava un sacrosanto scetticismo generale nato da prestazioni non all’altezza e dall’evidente confusione societaria (registrata su più fronti). Il club oggi sembra aver limato alcuni aspetti importanti: sicuramente con il colpo Moretti per il reparto d’attacco, poi alcune mosse d’apertura che, passo dopo passo, dovranno avvicinare sempre più la nuova realtà biancazzurra alla sua meravigliosa piazza. Insomma, i fischi o i cori “di sprono” di qualche tempo fa si sono tramutati in applausi e in canti di festa.
L’ambiente - comunque sempre positivo nei momenti in cui andavano mandati determinati messaggi a squadra e management - oggi si gode il presente, nella speranza che questo possa accentuarsi con una vera e propria fuga da capolista. Il “Mazza” è pronto a riempirsi nuovamente per l’ospitata del Russi. L’obiettivo quota 5.000 può esser messo nel mirino, ora che le cose vanno bene. All’esordio con la Fratta i presenti erano stati 5.804. Col Massa Lombarda gli spettatori comunicati sono stati circa 4.000, con la Comacchiese 4.778, col Cava Ronco 4.374. Senza dimenticare i 3.100 contro il Mesola e i 2.600 contro il Comacchio nelle due casalinghe di Coppa. Numeri che non mentono e che testimoniano lo spirito d’appartenenza del popolo ferrarese. Ben rappresentativo anche nelle trasferte disputate fin qui (Santarcangelo, le tre di Budrio e Portomaggiore “in casa” del Sant’Agostino nella serata di Coppa). Tuttavia non si è trattato di veri e propri esodi visto che si è sempre stati attorno (o sotto) le 1.000 unità. Tralasciando l’impegno infrasettimanale col Solarolo (a Castel San Pietro Terme) sarebbe bello vedere un’esterna biancazzurra in modalità invasione massiccia. Con l’entusiasmo corrente, può arrivare anche quella, magari contro il Mezzolara, altro scoglio verso la serie D.