La Nuova Ferrara

Sport

Calcio dilettanti

«Ehi nero» non è considerata offesa. La squalifica del ferrarese passa da 10 turni a uno

«Ehi nero» non è considerata offesa. La squalifica del ferrarese passa da 10 turni a uno

Il giudice sportivo ha accolto il ricorso del Berra: «Frase ambigua, ma non ha discriminato»

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Squalifica praticamente cancellata, ma soprattutto onore salvo. La Corte sportiva d’appello, composta dal presidente Tattini e dai componenti Ferrari e Foschini, con l’assistenza di Cavallini (Aia) e Littera (segretaria) ha esaminato e accolto il reclamo proposto dal Berra (Terza categoria di Ferrara) contro la squalifica del calciatore Davide Benini per 10 giornate di gara, comminate dal giudice sportivo di Ferrara in relazione alla partita in trasferta contro l’Arzenta del 5 ottobre scorso.

La società Berra, dopo aver, con il preavviso di reclamo, richiesto e ottenuto copia degli atti ufficiali della gara, ha impugnato nei tempi corretti il provvedimento disciplinare disposto dal giudice, affermando che negli ultimi istanti della gara il proprio calciatore sarebbe stato colpito con un pugno da un avversario e per attirarne l’attenzione lo avrebbe prima chiamato con il numero della maglia e poi con l’espressione “Ehi nero”. Secondo il Berra - si legge nella sintesi dell’udienza di appello - la frase sarebbe stata pronunciata senza alcun intento discriminatorio od offensivo, ma come reazione istintiva conseguente a un gesto violento subito da un calciatore dell’Arzenta e dunque in un contesto emotivo particolare, “che escluderebbe qualsiasi volontà di denigrare l’avversario per il suo colore della pelle”.

Richiamando alcuni precedenti della giurisprudenza sportiva in tema d’interpretazione e applicazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia sportiva e allegando una dichiarazione a firma dello stesso Davide Benini, nella quale il portiere ammette di aver pronunciato la frase attribuitagli dall’arbitro dopo essere stato colpito da un pugno infertogli da un calciatore dell’Arzenta dalla pelle nera, riconosce “che tale espressione poteva essere fraintesa, ma esclude qualsiasi suo intento offensivo e discriminatorio e afferma di non aver mai nutrito sentimenti razzisti nei confronti di chicchessia”.

Il Berra ha quindi chiesto l’annullamento o quanto meno la riduzione della sanzione inflitta al proprio tesserato. Il reclamo, a giudizio della Corte, è fondato e merita di essere accolto «perché la versione dei fatti prospettata dalla società reclamante trova piena conferma nelle risultanze ufficiali di gara e perché, a giudizio di questa Corte Sportiva d’Appello, a livello territoriale il termine “nero” utilizzato dal calciatore Davide Benini per rivolgersi a un avversario, per quanto non del tutto privo di una connotazione ambigua, in ragione delle modalità e del contesto in cui è stato pronunciato, non costituisce un’espressione offensiva e discriminatoria tale da rientrare in una delle fattispecie concrete previste e punite dall’articolo 28 Codice di Giustizia Sportiva».

A fronte di tutto ciò, la Corte ha riformato la sanzione, riduce a una sola giornata di gara la squalifica del calciatore Davide Benini.

Altro piccolo caso è quello che si è verificato in Promozione e che, di riflesso, coinvolge le squadre ferraresi del girone C. La partita Virtus Castelfranco-Bentivoglio, terminata 0-2 e con i padroni di casa ridotti in dieci uomini, sarà ripetuta a causa di errore arbitrale, visto che il direttore di gara aveva espulso il portiere dei locali solo per aver toccato il pallone con le mani su retropassaggio di un compagno di squadra. Quindi, per ora via i tre punti al Bentivoglio e si attende il nuovo verdetto del campo.

Veniamo alle squalifiche dei campionati regionali: in Eccellenza, 1 gara a Rivas (Mesola). In Promozione, inibito fino al 19 dicembre prossimo il diesse Quarella (Masi Torello Voghiera) «per aver rivolto espressioni ingiuriose nei confronti dell’arbitro», 1 gara a Baldon e Sarto (Masi Torello Voghiera); in Prima categoria, 4 gare a Rolfini (Olimpia Quartesana) «per aver rivolto espressioni ingiuriose nei confronti dell’arbitro», 1 gara a Zangirolami (Codigorese) e Bergossi (Olimpia Quartesana).

© RIPRODUZIONE RISERVATA