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Gli avversari per la D

Verso Mezzolara-Ars et Labor, a Budrio è scontro promozione

Alessio Duatti
Verso Mezzolara-Ars et Labor, a Budrio è scontro promozione

Parla Mari, il ds dei bolognesi: «Queste sono belle partite»

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Ferrara A Mezzolara, frazione di Budrio, si fa calcio societario da 60 anni tondi (1965). Il club bolognese si trova oggi “relegato” per il secondo campionato consecutivo in Eccellenza dopo il ventennio in D che aveva reso particolarmente nota (e virtuosa) la realtà biancoazzurra. Il Mezzolara di oggi, ormai imminente avversario dell’Ars et Labor, è allenato da mister Nicola Zecchi mentre l’area sportiva è coordinata dal diesse Matteo Mari.

Direttore Mari, siamo reduci dalla doppia sorpresa infrasettimanale. Ars fermata dal Solarolo e voi addirittura sconfitti dall’Osteria Grande.

«È un campionato molto equilibrato e le insidie sono tante a ogni giornata. Abbiamo giocato su un campo complicato, dove anche i valori vengono un po’ livellati dalle dimensioni. L’Osteria ha fatto la sua partita, noi non siamo stati capaci di sbloccare il risultato poi siamo stati puniti a inizio ripresa da un episodio. Abbiamo reagito in maniera un po’ nervosa, siamo rimasti in 10 per un rosso dubbio e abbiamo sbagliato un rigore. Serata nata male e non raddrizzata, ma stiamo facendo un buon percorso e dobbiamo solo resettare l’accaduto».

Pensa che le due squadre siano state un po’ distratte dallo scontro diretto?

«Parlo per noi e dico che se così fosse mi dispiacerebbe perché la squadra sa che deve pensare una partita alla volta. I tre punti di sabato pesavano come quelli contro il Cava e come quelli di domani. Spero non sia stato quello il motivo, ma più che altro un passaggio a vuoto dato da una serata negativa».

Tutti vi accreditano come l’unica alternativa “credibile” alla vittoria finale dell’Ars et Labor.

«Noi siamo una buona squadra, abbiamo dei valori e l’ambizione di fare un campionato importante. L’Ars è ovviamente strafavorita, ma nei piani alti ci sono anche altre realtà che stanno facendo ottime cose. Il Castenaso ha perso due scontri diretti ma ha avuto continuità. Il Massa Lombarda anche contro di voi non ha demeritato. Noi dobbiamo fare il nostro e continuare a sistemarci al meglio dopo i tanti cambiamenti estivi. Nello staff e nel gruppo, visto che abbiamo cambiato 18 effettivi su 24».

Dopo la mancata promozione dello scorso anno, l’esservi ritrovati nel girone l’Ars et Labor vi ha scombinato i piani?

«È chiaro che il contesto per noi, che abbiamo ambizioni importanti, si è complicato. Ci misuriamo contro una realtà che fino a 5 anni fa giocava in serie A, che è seguita da oltre 5.000 tifosi ogni domenica e che ha una rosa di semi professionisti. Siamo vogliosi del confronto per capire anche a che punto siamo del nostro percorso. Lo faremo senza paura, giocandoci le nostre carte fino alla fine».

La filosofia della vostra squadra?

«Credo che i risultati passino sempre dalle prestazioni. Siamo aggressivi, propositivi e offensivi. Questi sono i principi con cui abbiamo allestito la squadra in estate assieme al direttore tecnico Max Calzolari e al dg Alessandro Brunelli (ex presidente del Ravenna; ndr)».

E il club?

«I 20 anni di serie D hanno creato un grande famiglia, ricca di volontari, tifosi e sempre vogliosa di raggiungere risultati importanti. La nostra è una struttura di primo livello. A Budrio la nuova Spal è già stata tre volte. Lo “Zucchini” negli anni scorsi aveva ospitato anche Parma, Piacenza, Carpi e Forlì. Penso che domani sarà una bella giornata di sport. Mi aspetto un tutto esaurito. Per il resto siamo molto rodati in tutto ciò che facciamo, vivaio compreso».

Che dire della squadra di Di Benedetto?

«Molto forte. Chi non sta trovando spazio, lo scorso anno giocava in D. I singoli non c’entrano nulla con la categoria, ma il bello del calcio è anche questo. I ferraresi hanno ingranato da un mese e viaggiano a un ritmo assai importante. Se vogliamo competere, dobbiamo rialzare subito il livello. Sarà un bel banco di prova». l

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