La Nuova Ferrara

Sport

L’intervista

Di Benedetto applaude l’Ars et Labor: «Nonostante tutto siamo primi a +3»

Tommaso Schwoch
Di Benedetto applaude l’Ars et Labor: «Nonostante tutto siamo primi a +3»

Il mister per la prima volta davanti ai microfoni alla vigilia di una partita. «Creiamo tanto, i gol ritorneranno per forza»

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Per la prima volta in stagione, oggi l’Ars et Labor ha deciso di far parlare mister Di Benedetto alla vigilia di una partita. Non la classica conferenza nella sala stampa del centro sportivo “G.B. Fabbri”, ma sul prato, dove i ragazzi si allenano ogni giorno. Poco più in là, un conciliabolo con il presidente Andres Adolfo Marengo, appena tornato dall’Argentina, il direttore generale Bruno Pradines e il direttore sportivo Sandro Federico.

«Ci lasciamo alle spalle un mese molto tosto, in cui abbiamo giocato sei partite e ne abbiamo vinte cinque, quindi il bilancio è positivo», mette subito in chiaro il mister. Poi ammette: «Novembre ci ha accolto subito con il big match con il Mezzolara. Dopo questo incontro vedo il bicchiere mezzo pieno, perché avevamo avuto molte assenze, e ci è mancato solo il gol. Bisogna essere fiduciosi, perché siamo ancora a novembre e abbiamo iniziato un po’ in ritardo, eppure ci troviamo a +3 dalle seconde: è un buon segnale, poi è ovvio che potevamo avere ancora più vantaggio».

Dopo queste premesse, il focus del mister si è spostato sulla partita con il Pietracuta: «Abbiamo recuperato qualche giocatore, come Cozzari, Malivojevic e Mambelli, ma ne abbiamo anche persi alcuni: Moretti si è infortunato e Carbonaro è squalificato. Il Pietracuta è una buona squadra, che viene da cinque risultati utili consecutivi. Sarà un grosso ostacolo da superare. A inizio stagione si diceva che dovesse essere una di quelle squadre in lotta per il titolo, poi hanno avuto un inizio difficile, ma è una squadra che va rispettata. Noi sappiamo benissimo che in casa dobbiamo fare sempre la partita e dobbiamo essere determinati a conquistare il bottino».

Una riflessione è stata fatta anche sul grande equilibrio del campionato, con una bagarre di squadre che aspettano solo un passo falso dei biancazzurri: «È un bene che ci sia questo grande equilibrio dietro di noi, si toglieranno punti a vicenda, ma dobbiamo continuare il nostro percorso senza guardarci indietro e pensare solo a vincere».

Sicuramente per vincere bisognerà tornare al gol, che manca da due partite ai biancazzurri, nonostante l’enorme mole di occasioni create, come sottolinea Di Benedetto: «Nella ultime due prestazioni abbiamo creato tante palle gol – afferma il mister –, penso almeno quindici/sedici occasioni molto concrete. Bisogna essere più precisi, però alla lunga il fatto di creare così tanto darà i suoi frutti. Non penso sia una questione di superficialità, chiunque davanti al portiere vuole fare gol. Il problema ci sarebbe se non creassimo occasioni, ma non è questo il caso. Sono convinto che tornerà un ciclo come quello dello scorso mese, dove abbiamo fatto una decina di gol nel giro di poche partite. Anche a me piacerebbe vincerle tutte tre o quattro a zero: siamo sicuramente un’ottima squadra, i ragazzi spingono tanto ogni giorno, ma il campionato è imprevedibile».

Sul tema del gol si è aperto un capitolo anche sulle palle inattive, che non vengono ancora sfruttate a dovere dai biancazzurri: «Sarebbe importante trovare qualche gol su palla inattiva, anche perché abbiamo giocatori di una certa stazza come Mambelli, Dall’Ara o Stoskovic. In questi casi, per me, l’aspetto più importante è il battitore: in ogni corner o punizione battuta bene ci siamo resi pericolosi. Dobbiamo migliorare, perché spesso le partite equilibrate vengono sbloccate grazie proprio alle palle inattive».

Per concludere, il mister ha parlato di alcuni progressi fatti dai singoli calciatori: «Marcos Chazarreta, dal punto di vista della fase difensiva, penso sia davvero forte e tosto, concede ancora qualcosina a livello tecnico, ma proveremo a migliorare. Aspetto su cui è già migliorato molto Stoskovic, che sta diventando un bel centrale: affidabile, cattivo e fisico. Mazzali è un ragazzo che sta ancora rendendo al 60% delle sue possibilità: se si convince, è un ragazzo che può stare in serie C - chiosa il mister –, perché ha potenza, gamba e fisicità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA