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A Ferrara l’Ars et Labor cerca la svolta

Alessio Duatti
A Ferrara l’Ars et Labor cerca la svolta

Al “Mazza” ottavo di finale con lo Zola Predosa. I biancazzurri come l’ex di turno mister Perinelli fanno turnover, ma per vincere

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Ferrara Non sarà facile, perché le priorità non si possono eludere. Ma almeno per una sera l’Ars et Labor è chiamata a lasciar da parte il percorso di campionato per concentrarsi sull’impegno di Coppa Italia d’Eccellenza-Memorial "Dorindo Sanguanini". Al "Paolo Mazza" (ore 20.30) fischio d’inizio dell’ottavo di finale contro lo Zola Predosa dell’ex Fabio Perinelli. Il format, arrivati a questo punto della competizione, post girone vinto ai danni di Comacchiese, Sant’Agostino e Mesola, parla chiaro: partita secca e, in caso di parità al 90’, si procederà con la lotteria dei calci di rigore.

Nulla di particolarmente dispendioso a livello fisico, dunque. Ma è chiaro che l’infrasettimanale - per entrambe le contendenti - avrà un discreto peso sul prossimo turno. I biancazzurri, infatti, già sabato pomeriggio torneranno nella rumba del girone B con la trasferta di Rovigo, sede del match contro un Sant’Agostino in crisi di risultati e decimato dalle squalifiche. Un pensiero al campionato, in particolar modo in questo momento di crisi, viene spontaneo, anche se inconscio. La squadra sta faticando a segnare, l’ultima sconfitta col Pietracuta ha lasciato scorie negative in tutto l’ambiente e, se si vorranno davvero coltivare sogni di promozione diretta (senza affanni o rischi di sorta), non si potrà continuare con la corrente media punti.

L’unica nota positiva, resta il primato (seppur condiviso), ma i bonus sono finiti, anche nei confronti di una tifoseria - sempre presente, positiva e calorosa - che praticamente non vede un gol realizzato da circa 300 giri d’orologio. Assurdo e poco accettabile se si è più forti (e "professionisti") rispetto alla concorrenza. Ecco, quindi, che al di là del rispetto basilare per la manifestazione della Coppa - una seconda via per il salto, ma ricca di ulteriori ramificazioni -, vige l’obbligo di far bene e passare il turno. In campo vedremo senza alcun dubbio due formazioni abbastanza rimaneggiate, con un più che discreto mix formato da ragazzi giovani e gestione del minutaggio in chiave campionato.

Sul fronte biancazzurro sono stati dati fuori dai giochi per acciacchi vari bomber Moretti, il centrocampista Di Bartolo e Juan Cruz Chazarreta, il biondo argentino che gioca più in avanti rispetto al fratello. Diversi elementi, di rientro, dovranno essere trattati con le pinze (vedi Iglio e Cozzari, per citarne due). Altri vanno rimessi in condizione (Malivojevic) e in generale mister Di Benedetto dovrà ragionare bene anche sui 5 cambi a disposizione (facendo riposare alcuni pezzi pregiati, vedi Ricci e Dall’Ara).Potrebbe essere ancora 4-4-2 con un’opportunità tra i pali per Luciani (in tal modo riposerebbe anche Giacomel). Marcos Chazarreta e Mazzali potrebbero agire sulle laterali, ma le staffette con Iglio e Mambelli entrano nei pronostici. Pochi dubbi sulla coppia centrale, con Stoskovic e Casella che si scaldano. Leo Mazza dovrebbe tornare a centrocampo, dove potrebbe rivedersi Prezzabile, mentre Carbonaro e Barazzetta sono schierabili sulle laterali, con Gaetani e Gabriele Mazza ipotetiche punte. Lo Zola Predosa di Perinelli, che ha dirottato i propri pensieri verso il suo girone A, ma con la voglia di far la miglior figura possibile al "Mazza", sembrerebbe orientato sul seguente 3-5-2: Bertocchi; Cocchi, Fiore, Farini; Magli, Chour, Suliani, Ismajili, Medi; D’Errico, Oulay.Terna arbitrale pressoché tinta di rosa. La direzione dell’incontro è stata affidata a Marina Utili della sezione di Faenza, con Giuliana Vigile (Cesena) e Giacomo Sirici (Bologna) assistenti.