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Sant’Agostino e Ars et Labor, un derby dal fascino d’altri tempi

Alessio Duatti
Sant’Agostino e Ars et Labor, un derby dal fascino d’altri tempi

A Rovigo l’anticipo (ore 15) sull’inedito campo del “Gabrielli”. In palio tre punti pesanti per entrambe: c’è una gran voglia di rilancio

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i Alessio Duatti

Ferrara L’appuntamento per tutti i cuori biancazzurri è stato fissato in stazione centrale, dove occorrerà presentarsi per tempo e in possesso dei necessari titoli di viaggio. Sì, anomalo, inconsueto di questi tempi. Com’è strano spostare un derby ferrarese dall’altra parte del Po. Così vogliono le regole della sicurezza e della necessaria capienza degli spalti per assistere a Sant’Agostino-Ars et Labor. Appuntamento con l’anticipo tutto ferrarese fuori dai confini che è stato accolto dalle tifoserie senza batter ciglio, anzi, persino con benevolenza: per quanto breve, ci scappa la gita fuori porta. Per carità, al centro del sabato pomeriggio resta il sostegno alle squadre, la spinta verso la conquista dei tre punti, il calore e il colore che da sempre contraddistingue la passione calcistica, a Ferrara come anche a Sant’Agostino, con i Ramarri che, non dimentichiamolo, pur in terra polesana saranno i padroni di casa.

I viaggio

A chiamare alla trasferta su rotaia, però, è la Curva Ovest, la parte più imponente del tifo di tutta l’Eccellenza. Dunque, partenza del regionale veloce (n. 3974) alle ore 12.44 e potrà iniziare il grande divertimento pomeridiano al seguito dei propri beniamini in quel di Rovigo, dove l’arrivo del treno è previsto per le 13.01. L’insolita trasferta al di fuori del confine regionale, per il match formalmente da disputarsi “in casa” del Sant’Agostino, risveglia i più dolci e nostalgici ricordi delle vere trasferte che si vivevano negli anni d’oro del tifo italiano, libero da burocrazie e vincoli repressivi.

Il panorama dilettantistico in cui oggi milita il club estense non è di certo stimolante, ma in cima a tutto resta il senso d’appartenenza del suo popolo e l’occasione odierna è da cogliere, per vivere una piacevole giornata di calcio in stile “amarcord”. Le informazioni logistiche raccolte durante la settimana narrano anche di navette gratuite, offerte dall’amministrazione comunale polesana, che accompagneranno i sostenitori estensi dalla stazione ferroviaria allo stadio “Gabrielli” prima e dopo la partita (il regionale n. 3983 delle ore 17.44) per il ritorno.

Per chi, invece, si recherà a Rovigo su gomma, ecco il parcheggio riservato esclusivamente al tifo biancazzurro in piazzale Guido Consigli. L’accesso al settore ospiti (unicamente tribuna centrale coperta) costerà 10 euro e l’apertura della biglietteria di viale Tre Martiri si verificherà dalle 12.30.

Cenni storici

In quel di Rovigo, tralasciando le gare dell’estremissimo passato e le tante amichevoli (frequenti negli anni Settanta e Ottanta, quando le due società erano in sinergia e l’allora Spal prestava diversi giovani al Rovigo), gli estensi hanno giocato nella serie C2 girone B tra il 2006 e il 2008, gli anni degli amari ricordi contro Paganese e Portogruaro. Al “Gabrielli” di Rovigo si registrò in primis la caduta (2-1) sotto i colpi di Furlanetto (poi futuro spallino) e Gasparello. In gol per l’allora squadra allenata da Leo Rossi andò il nigeriano Garba. Poi, il successo (0-1) con la firma di La Grotteria su calcio di rigore.

Dal campo

Riassunto il romantico programma organizzativo e aperto l’almanacco del pallone, non resta che tuffarsi a capofitto in quello che sarà l’incontro delle 15, fra i Ramarri del Sant’Agostino e i biancazzurri targati Ars et Labor. La vittoria nell’infrasettimanale di Coppa contro lo Zola Predosa ha fatto certamente piacere in casa biancazzurra, ma è nel cammino del campionato che va reinserita la marcia per ripartire, dopo i soli due punti conquistati nelle ultime tre uscite e per giunta senza mai segnare una rete.

Il Sant’Agostino darà legittimamente tutto, nonostante le parecchie assenze. Per la compagine allenata da Stefano Di Benedetto il pomeriggio si prevede ostico, insidioso, ma in un qualche modo il risultato va portato a casa. In caso di passo falso, lo stato di crisi sarebbe certificato e la classifica comincerebbe a scottare per davvero (ora il Mezzolara è in totale stato di fiducia e questa va rimesso in riga).

L’undici

Sul fronte singoli, mancheranno all’appello bomber Moretti, Di Bartolo e Juan Cruz Chazarreta. In Coppa l’Ars et Labor si è presentata con gran parte dei titolari, dunque qualche scoria fisica ci sarà, visto che tra un match e l’altro sono passati soltanto due giorni, dedicati a scarico e rifinitura.

Fatte le dovute premesse, vediamo quale potrebbe essere l’undici di partenza. Davanti a Giacomel tornerà la coppia di difensori centrali formata da Dall’Ara e Mambelli, con Iglio che si riprenderà la fascia da capitano nonché quella destra sul campo e con Mazzali (uno dei pochi rimasti a riposo) regolarmente sistemato sulla mancina. In mediana, Ricci dovrà fare gli straordinari e tornare in cabina di regia, verosimilmente con Cozzari e Malivojevic ai suoi lati. Il fresco Senigaglisi sembra essere totalmente arruolabile ed è destinato a partire nel tridente con Carbonaro. A completare il reparto avanzato, possibile fiducia iniziare a Barazzetta, viste le estreme difficoltà che sta incontrando Gaetani.

La terna

Dopo la notte di Coppa a prevalenza femminile, si torna ad arbitri e assistenti maschi. La direzione della contesa è stata affidata ad Alessandro Delluca della sezione di Bologna, assistito da Ferrari di Modena e Rossi di Forlì.