Ars et Labor, altra chiamata. Ecco il derby della verità
Oggi (14,30) al “Mazza” arriva il Mesola
Ferrara Ars et Labor e Mesola sono pronte a riguardarsi in faccia, laddove tutto è cominciato nella calura di fine agosto, nei 90 minuti (più abbondante e decisivo recupero) della partita di Coppa Italia vinta dai padroni di casa per 2-1. Oggi le temperature sono diverse, il fastidioso freddo di fine novembre è questione non banale anche attorno a un evento sportivo, ma sono differenti anche gli stati d’animo dei cittadini e dei castellani.
L’entusiasmo e le farfalle allo stomaco d’inizio stagione sono state coperte da un velo, nemmeno troppo sottile, di delusione per entrambe le contendenti odierne, per una prima parte di stagione che non può mai considerarsi sufficiente, ma al tempo stesso la voglia di prendersi i propri obiettivi – ancora alla portata ancora per entrambe – non manca.
Gli obiettivi. Sul rettangolo verde di corso Piave, dunque, ecco tre punti da non lasciar assolutamente per strada: per chi vuole vincere il campionato e tornare almeno per una notte capolista, mettendo pressione alle rivali Sampierana e Mezzolara, e per chi vuole dare una botta di numeri e di presenza nella zona pericolante della graduatoria, che resterà di certo trafficata per parecchi altri mesi, prima della sentenza definitiva.
L’Ars et Labor di mister Stefano Di Benedetto non vince addirittura da quattro sfide in campionato ed è andata vicina al secondo ko consecutivo contro il meritevole Sant’Agostino (beccandosi la sacrosanta contestazione della tifoseria). L’obbligo è quello di ripartire con una prestazione vincente e convincete, senza alibi, scuse o motivazioni attinenti a pressioni più o meno grandi. O alle condizioni del manto erboso, che al “Mazza” sono comunque sempre più che buone.
Il Mesola del tecnico Oscar Cavallari fin qui ha ottenuto l’intero bottino soltanto contro Sanpaimola e Solarolo e arriva alla contesa “riposato” visto il turno della settimana precedente saltato a causa delle convocazioni con la Nazionale di San Marino che ha fatto rinviare il confronto con il Pietracuta. Proprio l’ultimo avversario che aveva rovinato il pomeriggio degli sportivi ferraresi a domicilio.
Il clima. Quest’oggi (fischio d’inizio anticipato alle 14.30) il clima che si respirerà allo stadio “Paolo Mazza” è senz’altro uno dei temi che entra nell’analisi delle possibile variabili. Il sostegno e i colori della Ovest non mancheranno, questo è tanto ed è sicuro. Ma una falsa partenza in campo potrebbe generare un’atmosfera pesante su tutti gli spalti, perché anche gli spettatori della tribuna si aspettano una netta inversione di marcia dalla deludente squadra di questo periodo.
Mister Di Benedetto, che personalmente continua a giocarsi più di qualcosa in termini di permanenza sulla panchina ferrarese, proverà a giocarsela con i soliti del periodo, visto che sono stati confermati i forfait per problemi fisici di Moretti e Di Bartolo (per entrambi la speranza è il rientro contro il Sanpaimola).
Interpreti. Salvo colpi di scena il tecnico palermitano si affiderà al consueto 4-3-3, con Carbonaro punta e con uno tra Barazzetta e Gaetani sull’esterno alto opposto a quello dell’inamovibile Senigagliesi. Viene infatti difficile pensare a una titolarità per il giovane Gabriele Mazza, essendo più carta da giocarsi a contesa avviata. Cozzari, Ricci e Malivojevic agiranno a centrocampo, mentre in difesa si va verso la conferma del blocco composto da Iglio, Dall’Ara, Mambelli e Mazzali (Stoskovic rimane la prima alternativa).
La delicata direzione dell’incontro è stata affidata a Simone Clemente della sezione di Ravenna. Ad assisterlo ci saranno i colleghi Colangelo (Reggio Emilia) e Bracali (Piacenza). l
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