Una “manita” per ritrovare fiducia. L’Ars et Labor travolge il Mesola
Gli estensi passano in vantaggio, si fanno recuperare dai castellani e poi dilagano. Carbonaro vale doppio e per una notte la vetta della classifica è riconquistata
Ferrara Almeno per una notte, l’Ars et Labor torna in testa alla classifica del girone B. Il netto 5-1 rifilato a un Mesola durato solo un tempo sblocca gli estensi dopo il digiuno delle ultime quattro giornate di campionato e rilancia la corsa al primato.
Il freddo “accoglie” le due squadre e il grigio clima autunnale viene raffigurato anche dal quantitativo di fogliame presente sul manto erboso. Il popolo chiede a gran voce una vittoria, mentre in campo le squadre iniziano ad abbinarsi nella fase di non possesso. L’Ars varia sul 4-2-3-1 lasciando in zona offensiva un poker di giocatori fisici e qualitativi, con il compito di fare la punta spetta a Cozzari. Il Mesola conferma l’assetto annunciato: il nuovo arrivato Maistrello troverà spazio già dopo la prima mezzora per il forfait di Valesani. Pronti via ed ecco un’indecisione difensiva dei castellani, col portiere Guidi che non trattiene un campanile. L’avvio ospite non è dei migliori, mentre i biancazzurri s’impadroniscono del possesso e al primo calcio d’angolo (minuto 6) passano in vantaggio con la bella torsione aerea di Carbonaro, che di testa dà seguito alla traiettoria di Mazza. All’11’ è la sbandierata – molto dubbia – dell’assistente Colangelo a cancellare quello che sarebbe potuto essere il 2-0 firmato Ricci. Primi 20 giri d’orologio a senso unico: Malivojevic libera alla conclusione Senigagliesi, ma il portiere trattiene in due tempi. Il primo affaccio offensivo del Mesola nasce da clamorosi buchi lasciati dalla difesa biancazzurra (3 vs 5). Davo conclude sull’esterno della rete, ma l’altro assistente segnala una presunta deviazione. L’Ars s’impegna a protestare ma si dimentica di marcare gli avversari: schema ben orchestrato e Mesola che impatta e pareggia con Hoxha, capace di farsi perdonare il precedente duello perso nella propria area. Ospiti quasi increduli, ma giustamente festosi, mente la Ovest srotola un messaggio eloquente: “Troppe pressioni? Siamo la Spal, fuori i c…”. Il Mesola prende fiducia, i biancazzurri si disuniscono concedendo altri spazi. Due transizioni di Spanò e Rako s’inseriscono nella cronaca e creano pensieri ai locali. Nel momento di massima difficoltà, a poco dal riposo, è ancora Carbonaro a togliere le castagne dal fuoco con un gran tiro dalla distanza che finisce in rete. Prima del the caldo, Senigagliesi va vicino al gol con un’altra traiettoria insidiosa.
Si riparte con la sassata di Carbonaro alla traversa: gesto tecnico illuminato anche dall’accensione dei riflettori. Il 3-1 è comunque questione di pochi istanti e arriva con la zampata vincente di Malivojevic su rifinitura esterna di Senigagliesi. Il favore tra i due viene immediatamente restituito e il diagonale del biondo in maglia 11 vale il 4-1. La partita è in ghiaccio, nonostante il bel tentativo al 67’ di Paganini che va a centrare il palo alla destra di Giacomel. Un deca più tardi altro squillo castellano con Rako che spara alto dopo un’iniziativa personale. Sul fronte Ars, l’uomo della cinquina è Prezzabile, che lascia partire un sinistro a giro vincente. Finale di applausi in casa spallina con un altro legno centrato dal neo entrato Alcalde. Mesola che deve voltar pagina e rimanere concentrato sulla lotta salvezza.