Aouani supera il maestro, record abbassato 43 anni dopo nel test race di Ferrara
Il maratoneta medaglia di bronzo ai Mondiali ha battuto il tempo del tecnico Massimo Magnani sui 30 km al campo scuola in Porta Catena. 33” al primato europeo
Ferrara Una passeggiata di salute: 75 giri del Campo Scuola per battere il record italiano sui 30 km. Era un test race, Iliass Aouani l’ha trasformato in uno show. Con la forza della semplicità. Degli occhi entusiasti. Della determinazione. Ha chiuso in 1h27’20”, gestendo la cadenza e andando ad elastico: forte e poi lento, accelerando e rallentando. Primato però non omologato, in quanto l’appuntamento di ieri pomeriggio non era ufficiale. E allora il miglior crono tricolore sulla distanza rimane a Massimo Magnani (coach di Iliass) che nel 1982 a Bologna aveva tagliato il traguardo in 1h33’08”. Ieri Aouani era solo in pista, accompagnato dal pacer (lepre) Davide Mainini in bicicletta che gli dettava l’andatura. «Ho cercato di aiutarlo ad essere il più sciolto possibile». Ed Iliass altroché se aveva corsa rotonda ed armonica. «Buone sensazioni – ha raccontato a fine test -: ho cercato di spegnere la testa e correre nel presente. Tenendo mediamente il ritmo in cui mi sono sentito in equilibrio. Roba da masochisti compiere tanti giri in una pista. E dare un dispiacere a Magnani (il riferimento è al record; ndr) era scontato». Risata. Con tanto di annotazione: per soli 33” Aouani non ha pure centrato il primato europeo. Ma non era questo lo scopo. L’intendimento era saggiarne la condizione in vista del prossimo step (preparazione da dicembre a gennaio in Kenya) e col filo lungo della maratona dell’1 marzo a Tokyo (prima uscita agonistica ufficiale).
Il test race
Un sole ambizioso, una temperatura ammiccante hanno accolto il bronzo mondiale Aouani nel primo pomeriggio. Riscaldamento, premio della Nuova Top Ferrara Sport ricevuto assieme a Magnani; cambio scarpe e pettorale appuntato: il numero 82, casuale. Ma a coach Massimo ha immediatamente richiamato l’anno ’82 quando, appunto, timbrò il record. Cappellino nero, le ultime indicazioni di Magnani. Mentre una sessantina di spettatori assiepano il “Lenzi”. «Poca pressione vedo» sussurra ironico Iliass. Alle 14.24 lo start, sancito dal cronometrista Livio Del Vecchio che ha occhi sul pc collegato a fotocellula e sistema di rilevamento cronometrico automatico. Aouani parte forte, pure troppo. E Magnani l’invita al controllo. A bordo pista Oualid Aouani, uno dei fratelli di Iliass, documenta tutto col cellulare per i social: «Una cosa leggera, nata inizialmente per costruire dei ricordi di famiglia. Ora sta diventando una cosa più pubblica». Tra curiosi e appassionati anche Marcello Magnani (quotato manager nell’universo dell’atletica) che è arrivato a Ferrara per l’occasione, già pronto per volare in Portogallo (mondiali di cross) e poi Portorico; poi Federica Del Buono, mezzofondista azzurra seguita da Magnani. E Fausto Molinari, che fu componente della scuola di maratona ferrarese. Presente Orlando Pizzolato che collabora con coach Massimo: «Questa è una semplice evoluzione di quanto Iliass ha fatto su strada – spiega il due volte vincitore della maratona di New York -; Aouani si allena sempre in privato, stavolta c’è una componente pubblica. Molto interessante è la sua tenuta mentale». I giri si inanellano, il ritmo impressiona (media di 2’55” a chilometro, oscillazioni tra 59” ed 1’11” al giro) : «Rotondo, facile… Senza forzare» grida Magnani, cronometro in mano. Ad ogni passaggio timidi incitamenti del pubblico, applausi ovattati. Alle 15.51 l’arrivo, tra sorrisi e consensi. Disintegrato l’1h33’di Magnani. «Meglio di quanto ipotizzato – confida lo stesso Massimo -: siamo più che a posto e c’è ancora margine». Come far battere ad Aouani il record ma mantenerlo in quanto il test non ha valore per la Federatletica. «Il gioco delle tre carte» strizza l’occhiolino Magnani.
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