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Ars et Labor, la volata continua. Vittoria senza strafare contro la Sampierana

Alessio Duatti
Ars et Labor, la volata continua. Vittoria senza strafare contro la Sampierana

Ultimo sorriso del 2025 al “Paolo Mazza”. Ricci stappa alla mezz’ora e mette il primato in cassaforte ma il Mezzolara non molla

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Ferrara L’Ars et Labor fa meritatamente sua una partita spigolosa e dà ritmo all’ormai certificato duello col Mezzolara. Per piegare la Sampierana basta un puntuale colpo di Ricci: terzo successo consecutivo e il “Paolo Mazza” saluta con il sorriso il 2025.

Di Benedetto dà seguito al 4-2-3-1 per far coesistere i quattro giocatori offensivi del periodo: Piccioni e Moretti partono entrambi dalla panchina e il ruolo di punta viene assegnato a Cozzari. Le due squadre si presentano in campo con qualche giro d’orologio di ritardo e vengono accolte dal tipico cielo di inizio dicembre (fortunatamente la nebbia sta alla larga da corso Piave). Ars et Labor in maglia biancazzurra, Sampierana in completo da trasferta (impossibile giocare con le proprie righe sottili bianconere). Prima dell’inizio viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria del tennista Nicola Pietrangeli, scomparso nei giorni scorsi. Nella panchina locale si piazza il viceallenatore estense Matteo Piraccini. Lo squalificato Di Benedetto, invece, si fa notare nel deserto della gradinata a impartire ulteriori indicazioni: il tecnico palermitano non starà fermo un secondo, esplorando praticamente tutte le file dei seggiolini.

La cronaca

La gara inizia con una lunga fase di studio che genera sbadigli sino al lampo costruito da un recupero palla di Cozzari che mette in ottime condizioni Senigagliesi: il biondo in maglia 11 perde però un tempo di gioco e si fa rimontare dagli avversari. Ricci e Bolognesi finiscono presto sul taccuino di Kumbulla: da annotare che il fischietto veronese è il fratello dell’ex giocatore di Hellas e Roma, oggi al Maiorca in Liga. Mambelli propone un paio di discese interessanti sul fronte destro e una di queste viene gettata alle ortiche da un controllo impreciso di Carbonaro. Mazza proietta un paio di punizioni insidiose dentro la scatola avversaria, ma Ravaioli fa buona guardia anche spazzando coi pugni. La Sampierana non punge, anzi perde un sacco di palloni in zona pericolosa che danno il via a parecchie transazioni estensi. Poi ci sono gli “uno contro uno” che sembrano sorridere alla tecnica superiore dell’Ars et Labor. Si va via spesso e volentieri. Alla mezz’ora Malivojevic salta secco il terzino avversario e rifinisce alla perfezione per l’accorrente Ricci: inserimento perfetto del numero 10 e palla in buca per l’1-0 che scatena i canti dello stadio. La prima frazione giunge alla pausa senza altri sussulti di rilievo. L’unico tiro nello specchio biancazzurro arriva al 42’, ma Giacomel fa comoda guardia su Braccini.

A inizio ripresa il freddo e l’umidità si fanno sentire. Cozzari prova a tenere in temperatura l’ambiente con una sventola dalla distanza, poi Carbonaro viene pescato in fuorigioco e vede cancellato il possibile 2-0. Col passare dei minuti i romagnoli dell’Appennino prendono fiducia e guadagnano campo. Cozzari in contropiede non sentenzia il match, dimenticandosi di Carbonaro solo al centro. Al 66’ Piccioni fa il suo esordio sul campo amico. La prima e unica occasione della Sampierana capita al 78’ sulla testa di Ariyo: palla di poco alta sulla traversa. Nel caotico finale Senigagliesi attiva due sgroppate delle sue ma Piccioni è lentissimo e sciupa tutto. Pomeriggio lungo, ma portato a casa. Avanti. 

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