L’Ars et Labor saluta il “Mazza”. Un anno di vittorie e un bel ricordo
I biancazzurri registrano 10 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte in casa nel 2025 comprendendo sia il girone B di Serie C – quando si poteva chiamarla Spal - sia il girone B d’Eccellenza
Ferrara È di 10 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte lo score che i biancazzurri hanno fatto registrare al “Mazza” nel 2025, comprendendo sia il girone B di Serie C (quando si poteva chiamarla Spal), sia il girone B d’Eccellenza. Numeri oggi edulcorati dal grande rendimento degli ultimi mesi sul rettangolo verde in corso Piave, poiché solo da agosto sono arrivate 8 vittorie tra le mura di casa. Tuttavia, la più bella rimane quella dello scorso 17 giugno, quando Molina fece esplodere lo stadio per ben due volte, decretando la salvezza della Spal sul campo.
L’ultima vittoria è invece quella di domenica, portata a casa ai danni di un’abbastanza innocua Sampierana, che è riuscita a calciare in porta in una sola occasione, grazie al tiro (centrale) di Braccini. Risultato di 1-0 che va stretto alla banda di mister Di Benedetto – squalificato e in gradinata –, perché le occasioni da gol sono state veramente tante. Solito problema di cinismo sotto porta, insomma, ma la prova dei biancazzurri è stata più che convincente. Forse non è apparso ancora al top della condizione Piccioni, arrivato due volte in ritardo su palle invitanti in area di rigore. Ma se Cozzari – schierato ancora come prima punta – continua a offrire prestazioni di questo tipo, i due centravanti possono rimettersi in forma senza ansie.
Dopo la doppietta contro il Sanpaimola, domenica l’ex Prato ha offerto una prestazione davvero solida (a eccezione dell’inspiegabile non-passaggio a Carbonaro in una situazione di 2 contro 1), facendo da boa, servendo bene i compagni sia sui piedi che in profondità e non disdegnando qualche corsa all’indietro, che ha nel bagaglio dal suo reale ruolo di mezzala.
Periodo di forma che è stato confermato anche dal diesse Sandro Federico: «Era logico dare fiducia a Mattia, sta facendo benissimo e arrivava da una doppietta. Noi dobbiamo avere tante alternative e soluzioni, anche per provare diversi sistemi di gioco. Quest’anno la nostra forza dev’essere proprio questa».
Effettivamente in questi mesi abbiamo visto la squadra scendere in campo con moduli diversi: qualche partita è stata giocata con la difesa a tre, ma è sembrato essere il vestito meno adatto ai giocatori. Il modulo più usato da Di Benedetto è stato sicuramente il 4-3-3, ciononostante nelle ultime settimane l’Ars et Labor è scesa in campo con un più qualitativo 4-2-3-1, dove Malivojevic è libero di spaziare sulla trequarti senza dare punti di riferimento agli avversari. La rete di domenica arriva proprio da una sua giocata dalla sinistra, dove spesso s’intercambia con Carbonaro.
Pensandoci bene, però, e dando per scontato che prima o poi giocherà come punta titolare uno dei due calciatori acquistati negli ultimi mesi (Moretti e Piccioni), qualcuno dovrà per forza andare a sedersi in panchina. La trequarti formata da Carbonaro, Malivojevic e Senigagliesi (che anche domenica ha avuto attimi di onnipotenza, soprattutto nella parte finale di gara) sembra essere intoccabile. Ricci è un elemento fondamentale non solo per il suo ruolo in campo, ma anche per la preziosa esperienza che può mettere a disposizione dei compagni.
A giocarsi l’ultimo posto rimasto sembrano proprio essere Cozzari e Mazza. Del primo abbiamo già parlato, mentre il secondo si è ritagliato da poco lo spazio nell’undici titolare. Già quando subentrava faceva vedere lampi delle sue qualità, ora sta diventando sempre più un punto fisso nello scacchiere biancazzurro e anche domenica è stato protagonista di una prova da 7 in pagella. Non sarà facile, per il mister, scegliere chi lasciare in panchina quando saranno tutti al 100%. È anche vero che, per una realtà come quella biancazzurra, l’abbondanza in una categoria come l’Eccellenza dovrebbe essere quasi la normalità.
Mancano solo due partite per concludere il 2025, che per l’Ars et Labor saranno la trasferta di domenica a Faenza (ultima partita del girone d’andata) e il secondo match stagionale contro il Pietracuta nei quarti di Coppa Italia, che si giocherà in quel di San Marino. In trasferta anche la prima di ritorno, martedì 6 gennaio a Fratta Terme: il ritrovo al “Mazza” è fissato per domenica 11, tra più di un mese, ma prima si pensi a chiudere il 2025 nel modo giusto.
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