Ars et Labor, tifosi e trasferte: Faenza “ni”, Pietracuta sì
Per domenica si attende la decisione del prefetto di Ravenna
Ferrara All’Ars et Labor mancano due gare per voltare il calendario e trovare l’anno nuovo. Due appuntamenti che si giocheranno lontano da quel “Paolo Mazza” che l’altro giorno è stato teatro del pesantissimo 1-0 rifilato alla Sampierana. Nel futuro prossimo si parla solo di trasferte, insomma. Gare sempre insidiose da affrontare, anche per una buona squadra, che tuttavia non ha dimostrato di essere una corazzata, ma anche situazioni che meritano attenzione per le recenti questioni extracampo che hanno tenuto banco in termini d’ordine pubblico. In tal senso, le ore correnti, sono a dir poco bollenti e concitate.
Il popolo ferrarese ha pagato i disordini di Rovigo, vedendosi proibita la possibilità di sostenere in presenza i colori biancazzurri contro il Sanpaimola. A Castel San Pietro Terme avevano potuto tifare Ars et Labor soltanto i non residenti nella provincia di Ferrara: fuori dall’impianto sportivo – legittimamente su suolo pubblico – si erano presentati altri tifosi con lo striscione “Trasferte libere” (esposto anche nell’ultima domenica casalinga in mezzo alla Curva Ovest). Il provvedimento relativo alle modalità di vendita dei biglietti di Sanpaimola-Ars et Labor era stato firmato dal prefetto di Ravenna. Lo stesso che in questi giorni potrebbe emanare il secondo divieto consecutivo, proibendo in sostanza la trasferta di Faenza. Match, ricordiamo, in calendario allo stadio “Bruno Neri” domenica alle 14.30. Uno di più ampi impianti sportivi dell’Eccellenza emiliano romagnola potrebbe quindi essere privo di quel migliaio di tifosi che seguirebbe volentieri la capolista nell’ultimo turno del girone d’andata. E le casse della società faentina certo non ringraziano per la mancata possibilità di incamerare qualche risorsa aggiuntiva, che male non farebbe visti i tempi del calcio dilettantistico.
La decisione resta molto probabile, ma non è ancora stata assunta e i radar vanno quindi tenuti accesi. La sensazione, tra l’altro, è che le autorità ravennati si esprimeranno tra domani e venerdì, tenendo ancora una volta in ballo tantissimi appassionati e la relativa organizzazione (generale e personale) dell’eventuale trasferta. Uno spiraglio potrebbe esserci, perché il comportamento tenuto dalla tifoseria ferrarese è stato molto rispettoso nei confronti del primo divieto. Vedremo se prevarrà la linea dura – che confermerebbe le indiscrezioni delle scorse settimane, con la conferma del doppio divieto – o se si paleserà una piacevole sorpresa natalizia, con l’apertura della trasferta. Fino alla giornata di ieri, i due club non avevano ricevuto indicazioni o comunicazioni ufficiali. Staremo a vedere se qualcosa si muoverà con anticipo rispetto alle ipotesi preventivate.
Quel che è certo è che nel successivo weekend – l’ultimo prima di Natale – i biancazzurri chiuderanno l’anno giocando il quarto di finale di Coppa Italia d’Eccellenza “Memorial Dorindo Sanguanini” e l’avversario, da affrontare, ancora in trasferta, sarà il Pietracuta. Compagine romagnola, ma pressoché sammarinese per simbolica adozione e per componenti, molti della Nazionale del Titano. Il match rispetto all’originario programma è stato anticipato a sabato 20 (ore 14.30), come da accordi tra le due società formalizzati e ufficializzati ieri. Così come il campo di gara: il Pietracuta ha chiuso l’accordo per la sede di gioco a Santarcangelo. La curiosità di poter giocare nel piccolo Stato al “San Marino Stadium” – località Serravalle – verrebbe rimandata alla gara di ritorno del campionato. Allo stato attuale delle cose, i sostenitori dell’Ars et Labor possono iniziare a puntare i propri navigatori in direzione dello stadio “Valentino Mazzola”.
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