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Dopo il fallimento

Spal in tribunale, la liquidazione: l’ora della verità per i creditori

Daniele Oppo
Spal in tribunale, la liquidazione: l’ora della verità per i creditori

Dagli atleti professionisti ai dipendenti, passando per banche e Comune di Ferrara. In esame le domande sulla base del passivo presentato dal curatore fallimentare

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Ferrara Quello di oggi è un passaggio tecnico cruciale per l’avanzamento della liquidazione della Spal Srl. È il giorno, infatti, nel quale il giudice Mauro Martinelli esaminerà il progetto di stato passivo della società presentato dal curatore fallimentare Aristide Pincelli, che ha calcolato circa 17,6 milioni di euro di richieste creditizie, riconoscendone poco più di 13 milioni.

Il giudice deciderà proprio sulla base di tale progetto, valutando ognuna delle 199 domande presentate finora dai creditori e le eventuali osservazioni o opposizioni, oltre che le domande tardive di ammissione al credito. È possibile che vi sia dunque qualche mutamento rispetto alla configurazione iniziale del progetto, ma difficilmente ci saranno grossi stravolgimenti.

Dopo una decisione provvisoria sui crediti e i diritti vantati (anche non si parla di grandi cifre, vi sono pure dei beni da restituire), il giudice dichiarerà l’esecutività dello stato passivo, cioè “ufficializzerà” l’elenco dei creditori che hanno titolo di partecipare alla liquidazione della società e veder ripagati i propri crediti, in tutto o in parte (al netto di successive impugnazioni, opposizioni, revocazioni successive). È un passaggio fondamentale per tutti e in particolare per gli ex dipendenti, che avranno così il titolo per chiedere all’Inps l’attivazione del fondo di garanzia per il pagamento delle retribuzioni arretrate e dei contributi. Sarà l’Inps poi a prendere il loro posto come creditore della Spal. Stessa cosa per i calciatori, che potranno azionare i meccanismi posti a garanzia delle loro retribuzioni professionali. La speranza di molti è che il giudice provveda già per l’inizio del nuovo anno.

Con l’anno nuovo il curatore inizierà a vendere quel che rimane della Spal per cercare di soddisfare al massimo tutti i creditori. È un dato di fatto che, a meno di qualche miracolo, non vi saranno le risorse per distribuire 17 milioni di euro. I beni materiali non sono molti: un paio di pullman, attrezzi da palestra, un terreno e poco altro. Qualcosa la si potrà ricavare anche dalla vendita del marchio Spal, una delle fasi che saranno più d’interesse per i ferraresi, ma difficilmente porterà nelle casse della società fallita grandissime liquidità. Quello del Chievo Verona, società fallita nel 2021, venne venduto l’anno scorso all’asta per 330mila euro, comprato dall’ex bomber Sergio Pellisier per la Fc Clivense.

Dei crediti riconosciuti dal curatore, quelli privilegiati (che hanno cioè diritto a essere liquidati per primi) sono pari a 8,5 milioni di euro, quelli chirografari (cioè non assistiti da cause di prelazione, tra questi vi sono anche i crediti delle banche Ifis e Bper) sono poco più di 4,5 milioni di euro. Una quota molto rilevante dei crediti riguarda gli stipendi e gli emolumenti dovuti a calciatori e altri lavoratori, che hanno il grado di privilegio massimo. Per gli atleti professionisti la somma dei crediti si aggira intorno ai 3 milioni di euro, tra loro si trovano i nomi di Antenucci, Murgia, Alfonso, Awua, Bidaoui, Bruscagin, Fiordaliso, La Mantia, Mignanelli, Radrezza, alcuni dei quali con arretrati e mancati pagamenti che superano i 100 o 200mila euro. Importanti anche i debiti della Spal con l’agenzia delle Entrate: 3,3 milioni di euro per imposte e sanzioni non pagate, 550mila euro. Tra i creditori figura anche il Comune di Ferrara, che ha chiesto circa 1,5 milioni di euro (tra crediti privilegiati e chirografari), con riconoscimento di poco meno di 1,3 milioni. Lo studio legale di Milano Tonucci & Partners – che ha assistito Tacopina nell’acquisto nella Spal – ha chiesto di essere ammesso allo stato del passivo per circa 460mila euro. Il curatore ha proposto che il credito venga riconosciuto senza privilegio.