Fabio Garante in tour con Ricci
Tra vivere per la musica e vivere con la musica ci scorre un immenso fiume. Non è detto comunque che le due cose non si possano coniugare. Così è successo ad esempio per il chitarrista Fabio Garante,...
Tra vivere per la musica e vivere con la musica ci scorre un immenso fiume. Non è detto comunque che le due cose non si possano coniugare. Così è successo ad esempio per il chitarrista Fabio Garante, classe ’87, originario di San Biagio di Argenta.
Fabio è musicista professionista e si guadagna da vivere come tale con lezioni e partecipazioni come turnista per band e artisti di fama nazionale. L’ultimo impegno è quello che lo vede, in questi giorni, al fianco del giovane cantautore Ruggero Ricci, a spasso per Londra.
Incontriamo Fabio alcune ore prima della partenza: «Io e Ruggero ci siamo conosciuti al Sanremo Music Awards 2013 - racconta il chitarrista -, dove con gli Assenzio vinsi il premio per la migliore band pop. Ci siamo risentiti e lui era alla ricerca di musicisti per portare il suo album live. L’album si chiama Contrasti e uscirà a breve con l’etichetta discografica Pms Studio. Il tour Inghilterra è stato organizzato proprio per presentare questo nuovo lavoro».
L’Italia secondo te è un paese per musicisti?
«Credo che nel nostro Paese ci sia poca cultura musicale, a partire dalle scuole. In altre nazioni l’educazione musicale è considerata più importante cosicché o si diventa un ascoltatore attento e consapevole o, nel migliore dei casi, un musicista».
Spesso si assiste a casi in cui il musicista non viene pagato per il live: questo non ferisce la figura dell’artista?
«Certamente. Aumentano sempre di più gli ‘pseudo musicisti’, intendo chi non lo fa di lavoro o chi non ha studiato e non ha i titoli. Spesso suonano gratuitamente, perché hanno già un altro impiego. Ritengo però che questa tendenza penalizzi chi della musica ha fatto il proprio mestiere». (elios)