La Nuova Ferrara

Cento anni fa nascevano Preti e Carli

Cento anni fa nascevano Preti e Carli

Furono figure politiche di spicco: il primo ferrarese, l’altro figlio di comacchiese

23 ottobre 2014
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Il 1914, porta con sé, molti avvenimenti (a prescindere dalla Grande Guerra di cui ricorre il centenario del triste via) per il nostro territorio che vale la pena ricordare come: la nascita della Biblioteca Popolare Ferrarese e, nel mese di marzo, la fondazione dell’Associazione nazionalista di Ferrara. A maggio il riformista Gaetano Zirardini (alla via a lui intitolata si accede passando per via Giorgio Byron e, quasi all’incrocio con Corso Isonzo, la si trova alla destra) assume la direzione della Camera del Lavoro, mentre le elezioni provinciali vengono vinte dai socialisti. Nel mese di settembre, il fascio studentesco anticlericale, fonda il “Gazzettino rosa”, ma sorge anche in città un gruppo d’azione rivoluzionario per appoggiare l’intervento in guerra. A novembre il deputato belga Georges Lorand tiene un discorso, al Teatro Verdi di Ferrara, sulla necessità d’appoggiare la nazione francese e, nel mese di dicembre, Mario Pannunzio (Lucca 1910 - Roma 1968) è tra i membri del fascio d’azione rivoluzionario.

Due però sono le date che vogliamo sottolineare sulla Nuova Ferrara, ovvero il 23 ottobre poiché nasce a Ferrara il politico social - democratico Luigi Preti (morirà a Bologna il 19 gennaio 2009), il quale fu avvocato, deputato, sottosegretario, ministro per le finanze, per il commercio con l’estero, per la riforma della pubblica amministrazione, ancora ministro per il bilancio, per i trasporti, per la marina mercantile nonché vicepresidente della Camera, ma anche scrittore, tant’è che pubblicò, per i tipi della Mondadori nel 1967 il best - seller “Giovinezza, giovinezza”.

Altra data importante è il 28 marzo, perché a Brescia vede la luce Guido Carli, il quale fu economista di fama internazionale ed al quale, nel 2003, venne dedicato un francobollo con la sua effige, ma anche l’intitolazione della libera Università Luiss, di cui fu rettore.

Guido Carli nacque da Filippo (Comacchio 1876 - Brescia 1938) e, nella cittadina comacchiese (che diede i natali anche a Luigi Maria Carli, vescovo di Comacchio, del quale ricorre anche per lui il centenario della nascita nel 1914, morì nel 1986) fu consigliere e cittadino onorario. Al padre, per l’appunto, venne dedicata anche una via (come del resto all’omonimo vescovo), poiché fu professore universitario di sociologia ed economia politica, e scrisse un saggio che rimase famoso, sullo “stato corporativo”, riguardante il Partito Nazionale Fascista. Un partito al quale aveva aderito ed a motivo di ciò, nel suo saggio, definì le basi teoriche dello stato fascista. Anche Guido, conseguentemente, scrisse per alcune riviste fasciste ed una lunga carriera lo portò ad essere autore di molte pubblicazioni, sempre a carattere economico. Ma fu anche collaboratore de l’Espresso, sotto uno pseudonimo.

L’ultimo incarico, che termina con la sua morte avvenuta a Spoleto il 23 aprile 1993, ebbe inizio nel 1978, appunto con il rettorato della Luiss di Roma che mantenne questo nome, sino ad un anno dopo la sua morte quando, la libera Università Internazionale degli studi sociali, divenne “Luiss Guido Carli”.

L’ateneo romano fu fondato da Umberto Agnelli, fratello di Gianni e, da un gruppo d’imprenditori e banchieri che volevano formare ‘nuove’ forze economiche ed intellettuali, il più aderenti possibile, alle esigenze del mercato. Carli già nel 1937 fu funzionario dell’Iri. Per tre anni, dal 1953 al 1956, fu invece presidente di Medicredito e, poi, presidente dell’Ufficio cambi, ministro del commercio con l’estero, per circa un anno, nel governo Zoli, dal 1957 al 1958. L’anno dopo è direttore della Banca d’Italia e, per ben quindici anni, sino al 1975, Governatore della stessa, dalla quale darà le dimissioni. Per altri cinque anni, ovvero fino al 1980, sarà presidente di Confindustria.

Carli fu firmatario del trattato di Maastricht per la nostra nazione, nel settimo governo Andreotti, dove ricoprì l’incarico di ministro del tesoro, oltre a dedicarsi al ruolo di rettore dell’Università Luiss.

È di proprietà del Comune di Comacchio, ed è tuttora conservato a Palazzo Bellini, il ritratto di Guido Carli, un omaggio realizzato dall’amico artista e scrittore ferrarese Giuseppe Gabriele Sacchi.

Mirella Golinelli

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