La Nuova Ferrara

Ha iniziato in discoteca Ora è fotografo di moda

Ha iniziato in discoteca Ora è fotografo di moda

È la storia di Francesco Battaglia, studente con la passione dell’immagine Racconta: «Ragazzi, è un danno non esprimere quello che si è»

24 ottobre 2014
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Applicando il proprio estro alla fossilizzata toponomastica ferrarese, consci dell’allocazione del tempo, i giovanissimi di Ferrara hanno ribattezzato piazza Ariostea “Prio”: ovvero, uno spritz, quattro chiacchiere e almeno dieci sigarette. Qui la noia pare regnare sovrana, ma tra i volti glabri e stanchi di chi “si fuma addosso tutto il pomeriggio”, vedere per credere, non ci troverete quello di Francesco Battaglia. Il diciottenne ferrarese, studente all’ultimo anno di un istituto professionale cittadino, ha fatto una scelta ben precisa: appassionarsi a qualcosa ed investirvi tempo e risorse: «Invece di starmene a zonzo - dice - ho seguito la mia passione, per tre anni ho fatto il fotografo in discoteca. Ora mi sto specializzando in fotografia di moda».

Dopo diversi servizi fotografici per i negozi della città, il suo nome ha già oltrepassato le Mura, arrivando a Bologna, Roma, Milano. La sua è la continua ricerca di uno stile proprio, che porti «Chi veda una mia foto - evidenzia - a dire: ecco, questa è di Battaglia!», e si esprime in una instancabile sperimentazione, accompagnata dalla predilezione per il blu quale filtro fotografico; ma “Fre” Battaglia non si limita al ‘click’, la cura è per la composizione, per ogni suo dettaglio, e persino per il trucco e parrucco delle modelle. Al nostro stupore risponde con un sorriso: «Mi ha sempre affascinato il trucco delle drag queen. Grazie ai loro consigli e alcuni tutorial su Youtube, ora sono io a scegliere mascara e rossetto, ma che sia marcato».

Nel suo studio fotografico, un prefabbricato di 30mq dietro casa, ci sono i pannelli per il set, una piscina gonfiabile («per gli effetti con l’acqua, te l’ho detto che curo tutto io»), e poi i vestiti per le modelle.

«Sì, esattamente - ci anticipa - anche quelli: mi piace lavorare su monocromi che riescano a sbalordire per creare il senso di shock proprio di una realtà surreale, ma non sempre le ragazze hanno nell’armadio quello che mi serve».

Ecco, le ragazze: nel suo portfolio (rintracciabile nella sua pagina Facebook “Francesco Battaglia Photographer”) le modelle sono la maggioranza, e questo perché con loro «È più facile sperimentare e con minor difficoltà trovo in loro i lineamenti che cerco».

E quando il giovane fotografo, sognante, alza lo sguardo oltre le “critiche degli invidiosi”, vede all’orizzonte una carriera a New York; sotto i suoi piedi, invece, una Ferrara immobile con il “dito giudicante puntato sulle particolarità”, piena di una generazione priva di interessi: «Non ne capisco il senso - conclude con amarezza Francesco -, abbiamo tutti delle capacità, è un danno non esprimere quello che si è».

Silvia Franzoni

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