Quei pinguini sono così in tiro che non serve lo smoking
Cartone animato in versione spy story tratta dal filone Madagascar
I pinguini di Madagascar
Un film di Simon J. Smith, Eric Darnell. Animazione, durata 92 minuti – Usa, 2014.
di GIAN PIETRO ZERBINI
Pur avendo sempre avuto un ruolo marginale nel contesto dei tre episodi di Madagascar, i Pinguini si sono comunque sempre distinti per simpatia, intraprendenza ed efficacia. Per questo la DreamWorks, invece di puntare su un nuovo episodio con la banda malgascia di Alex il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l'ippopotamo, ha voluto elevare al ruolo di protagonisti indiscussi i quattro sfeniscidi. Il nuovo poker d’assi è rappresentato quindi da Skipper, leader del quartetto; Kowalski il cervello del gruppo ; Rico, la forza propulsiva ma da tenere a freno e dalla matricola Soldato. Sono loro che in un mix di ironiche avventure ed espedienti vari tengono bene la scena di questo intrigo internazionale. Un bel film di spionaggio animato con i nostri eroi nel ruolo di sfrontati 007 impegnati a salvare i loro simili dalla manie distruttive ed egemoniche del malvagio di turno. Come nella più classica delle avventure alla James Bond – anche se qui il paragone è più con la banda dei Cuccioli dei fratelli Manfio - si spostano in capo al mondo, qui li troviamo in sequenza nell’Antartico, a Venezia, nel deserto, a Shanghai, a New York. È uno dei cartoni animati più attesi del periodo natalizio che parte già forte con il brand di Madagascar, ma che se sicuramente i Pinguini hanno saputo ritagliarsi uno spazio tutto per loro con quel fare che è un misto tra i Fantastici 4 della Marvel, i Minions di “Cattivissimo me” e i fratelli Marx. E poi c’è il tormentone della Cheesy Dibbles, le croccanti patatine al formaggio, considerate per i pinguini più preziose dell’oro custodito a Fort Knox e che hanno un preciso valore simbolico. Ci si imbatte anche in citazioni di altri film di successo, facilmente riconoscibili e non solo dai cinefili. Concludendo, questi pinguini di Madagascar sono così in tiro che non hanno certamente bisogno dello smoking.