La Nuova Ferrara

Un ragno d’oro a difesa del territorio spinetico

Un ragno d’oro a difesa del territorio spinetico

La leggenda, ripresa anche da Dante, narra delle ricchezze degli abitanti che vivevano nelle valli

2 MINUTI DI LETTURA





L’arte del ricamo (su tela) è stata espressa nell’affresco di Francesco del Cossa (1435-1478), conservato a Palazzo Schifanoia di Ferrara. Atena ed il mito di Aracne, La tela di Aracne di Paolo Veronese, conservata a Venezia - Palazzo Ducale, il mito di Aracne nel tarantismo, La strategia del ragno, film di Bernardo Bertolucci del 1970, sono con le “profezie del ragno nero” lo spunto, che ci aiuterà a spiegare la “leggenda del Ragno d’Oro”.

Le profezie del “ragno nero” sono state lasciate da un monaco veggente, il quale visse tra il XV ed il XVI secolo nella zona di Ratisbona e, vennero dette appunto del “ragno nero”, perché quando furono rinvenute, nei primi decenni del XVIII secolo, erano sigillate da un timbro a forma di ragno. Esse rivelerebbero, secondo Ludwig Bizer, fatti che devono accadere, sino al 7 giugno 3017.

Nel Purgatorio dantesco (XII - 43,45) ritroviamo i versi: “ folle aragne, si vedea io te già mezza ragna, trista in su li stracci de l’opera che mal per te si fé”. Il Ragno d’Oro, vive nelle profondità vallive del Mezzano ed è furibondo, perché dopo giorni di tempesta, si è aperta una braccia, fra i fili della tela, che proteggeva la città di Spina. Fino a quel momento, solo i suoi abitanti sapevano come entrare in città, poiché la ragnatela era fittissima. Le ricchezza, la pace e la bellezza che regnavano a Spina erano motivo d’invidia da parte di tutti ma, soprattutto, del mare che invase la città, perché il Ragno d’Oro si era appisolato. Quest’ultimo, infuriato, trascinò, la sua protetta Spina nel fondo della palude, insieme alla sue ricchezze ed ai suoi abitanti, i quali vivono ancora custoditi dal Ragno d’Oro che, a sua volta, dona monili di prezioso oro ai figli dei figli dei figli della sua gente che, nelle notti nebbiose, hanno coraggio di entrare nel territorio spinetico. (mir.gol.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA