La Nuova Ferrara

La Scala premia Lucilla «Che emozione per me suonare su quel palco»

Samuele Govoni
La Scala premia Lucilla «Che emozione per me suonare su quel palco»

Alla giovane musicista ferrarese la borsa di studio “Maura Giorgetti” Maturità, accademia e conservatorio: periodo intenso per la violinista 

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IL TRAGUARDO



Lucilla Rose Mariotti, 18 anni e una passione per il violino che non conosce ostacoli, ha vinto la borsa di studio “Maura Giorgetti”, conferitale dalla Filarmonica della Scala di Milano. Un riconoscimento importante che contribuirà al proseguimento dei suoi studi artistici.

La giovane violinista ferrarese al momento sta studiando a Cremona, all’Accademia Walter Stauffer, e privatamente a Ferrara e a Londra. Grazie alla borsa di studio, del valore di 4mila euro, potrà continuare a perfezionarsi.

Nonostante l’età e i numerosi traguardi conquistati, tra cui il primo premio al “Kocian Violin Competition” in Repubblica Ceca, Lucilla continua ad approcciarsi con dedizione allo strumento, consapevole dei sacrifici fatti e di quelli che verranno. Sacrifici che, come ha detto lei, passano in secondo piano rispetto all’amore per la musica. Nell’audizione finale per la borsa di studio, consegnata a lei e a Ettore Pagano, violoncellista romano di 16 anni, la musicista ha eseguito Introduzione e Rondò Capriccioso di Saint-Saëns ed il concerto di Sibelius.

Lucilla, cosa rappresenta per lei questo nuovo traguardo?

«Sono felicissima, suonare sul palco della Scala è stata per me una grande emozione. E poi, oltre alla borsa di studio, che certo mi è di grande aiuto, mi ha fatto piacere aver ricevuto riscontri positivi da parte della giuria che era composta da musicisti di altissimo livello. Questo significa che il lavoro svolto fino ad ora è andato nella giusta direzione e per questo devo ringraziare tutti i miei insegnanti, in particolare il Maestro Marco Fornaciari che mi segue da quando ho otto anni».

La sua attività continua senza sosta tra studio e concerti. Come si sente?

«Sto vivendo un periodo particolarmente impegnativo dove la parte concertistica viene un po’ “sacrificata” per lo studio. A giugno sosterrò l’esame di maturità e, contemporaneamente, sto concludendo il mio percorso di studi al conservatorio e a febbraio avrò l’esame di diploma in violino al conservatorio statale Bruno Maderna di Cesena. Sono anche molto felice di essere stata ammessa all’accademia Walter Stauffer di Cremona nella classe del Maestro Salvatore Accardo. Come dicevo – sorride, ndr – sono mesi piuttosto intensi; i concerti mi mancano ma so che lo studio in questa fase della mia vita è molto importante».

I gusti musicali cambiano anche a seconda delle fasi della vita. Chi è l’autore che predilige in questo momento?

«Sibelius è l’autore che attualmente sto approfondendo di più, non soltanto suonando il concerto che è la sua composizione più famoso per violino ma anche dedicandomi ad altri suoi brani meno conosciuti. Questo perché Sibelius è tra quei compositori le cui opere, secondo me, permettono ai musicisti una maggior libertà nella ricerca interpretativa. Suonandolo mi sto sempre più appassionando alla sua vita e ai luoghi in cui ha composto le sue opere. Naturalmente la musica di Bach occupa sempre un posto rilevante nelle mie ore di studio. Anche in questo caso il fascino sta proprio nella ricerca continua, sebbene di tipo diverso. Della musica di Bach amo la purezza emotivamente coinvolgente e allo stesso tempo controllata». —