La Nuova Ferrara

FERRARA

Nuccini alla guida di Ferrara Sotto le Stelle: «Una grande responsabilità»

Samuele Govoni
Nuccini alla guida di Ferrara Sotto le Stelle: «Una grande responsabilità»

Il chitarrista dei Giardini di Mirò nuovo direttore artistico del festival. Al lavoro sulla 25ª edizione

3 MINUTI DI LETTURA





FERRARA. Da ospite a organizzatore. Corrado Nuccini, chitarrista reggiano e membro dei Giardini di Mirò, è il nuovo direttore artistico di Ferrara Sotto le Stelle. Sarà lui, insieme ad Arci, Comune e all’omonima associazione che si occupa del festival, a curare la line up della 25ª edizione di Ferrara Sotto le Stelle. Nuccini prende il posto di Elisa Giusti che, a sua volta, era subentrata a Bobo Roversi. Quella di quest’anno non sarà un’annata come le altre, saranno i 25 anni, saranno le nozze di argento di un matrimonio tra la musica e la città celebrato nel 1996 da Bob Dylan in piazza Castello.

LA NUOVA GUIDA

«Nel 2006 con i Giardini di Mirò abbiamo suonato in piazza Castello, c’erano anche i Baustelle e l’anno dopo - ricorda Nuccini - siamo tornati per un live nel cortile. Ferrara Sotto le Stelle è un festival bellissimo, un punto di riferimento per la scena live a livello nazionale e sono felice di ricoprire un ruolo tanto prestigioso quanto impegnativo». Il chitarrista, che alterna l’attività musicale e quella di organizzatore di eventi (prima di Fsls si è occupato di altre rassegne come Soundtracks - Musica da Film, Canatautori su Marte e Collateral) sa che questa non sarà un’edizione come le altre. L’anniversario, la nuova amministrazione, le location alternative, gli artisti in giro, i budget e i cachet, sono tutti aspetti con cui anche lui dovrà misurarsi. «Ferrara Sotto le Stelle è un festival che mi ha dato tantissimo, anche come spettatore. Ho visto qui parecchi concerti e con Bobo (Roversi, ndr) mi lega un’amicizia di vecchia data. Quando Alice Bolognesi mi ha proposto di diventare direttore artistico mi sono sentito onorato e, prima di accettare, mi sono preso qualche giorno per riflettere. Sapevo - spiega - che non sarebbe stato facile ricoprire uno ruolo a cui mi sono avvicinato con rispetto e responsabilità».

IDENTITA'

Parlare di nomi ora come ora è prematuro «siamo un po’ in ritardo», dicono lui e Bolognesi, ma il festival si farà. Il dialogo con l’amministrazione è aperto, anche per capire se oltre alla piazza e al cortile sia il caso di pensare ad altri spazi (nel 2012 furono parco Massari e motovelodromo). «Io sono reggiano, vivo a Modena e da esterno posso dire che Ferrara Sotto le Stelle è visto da sempre con interesse e curiosità. Al pubblico - aggiunge - chiederei di comprendere la situazione e di aiutarci a portare avanti un festival che ha la sua identità e capire che stiamo lavorando per questa edizione e anche per le prossime venticinque». E a proposito del “pallino” del tutto esaurito, Nuccini rivendica la filosofia del festival. «Tutti conoscono Ferrara Sotto le Stelle, sanno cos’è e che nomi sono passati di qui. Credo - conclude - che l’importanza di un festival stia prima di tutto nella sua identità e non nei sold out». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA.