La Nuova Ferrara

La proposta

Liscio patrimonio Unesco:«E’ un inno alla gioia»

Liscio patrimonio Unesco:«E’ un inno alla gioia»

L’appello lanciato da Riccarda Casadei, supportato da Morgan e Renzo Arbore. A settembre due giorni dedicati al genere che ha portato la Romagna nel mondo

14 agosto 2022
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Il liscio patrimonio mondiale immateriale dell’Unesco. È questa la proposta lanciata da Riccarda Casadei, figlia di Secondo, e rilanciata a livello nazionale da Morgan. Il 3 e 4 settembre torna “Cara Forlì. La Grande Festa del Liscio”, una due giorni che rende omaggio alla grande storia d’amore tra Secondo Casadei e la Romagna. A supportare la proposta anche Renzo Arbore, cantautore, dj, conduttore radiofonico e autore televisivo. «Si chiamerà Secondo ma è sempre stato il Primo, come si diceva, ai miei tempi, di questo grande inventore del liscio», dichiara Arbore. Poi aggiunge: «Merita questo riconoscimento, perché Secondo Casadei con il liscio ha inventato una musica che è un inno alla gioia, alla simpatia, alla semplicità e un inno alla vita. Rispecchia in tutto e per tutto la Romagna, un territorio in cui ci si gusta la vita con la colonna sonora del liscio che ha saputo interpretare al meglio il Dna dei romagnoli e che con “Romagna Mia” è nota in tutto il mondo». Dal canto suo Riccarda Casadei aveva spiegato: «È una musica che ha fatto parte della vita di generazioni di persone, le ha accompagnate nei momenti più belli e ha alleviato con la sua allegria e spensieratezza i momenti più difficili e tristi: racchiude in sé sentimento e passione, fa parte della nostra cultura ed è una musica che merita come tutte le eccellenze italiane di essere protetta e divulgata perché è nota in tutto il mondo».

Folklore All’appello ha aderito anche l’Ente Tutela del Folklore Romagnolo guidato da Ferrino Fanti insieme a Bruno Malpassi della nota Scuola di Ballo di Ravenna. «Il liscio, nella nostra terra, è una fede. Ci accompagna con le sue note sin da bambini, le scuole di ballo sono ancora una fucina di provetti ballerini di valzer, polka e mazurca; una passione che si porta avanti anche con i capelli bianchi. Il liscio è un concentrato di tante cose, forse difficili da afferrare pienamente fuori dai confini romagnoli, ma che forse proprio per questo vale la pena di difendere», dichiarano Fanti e Malpassi, che hanno lanciato l’appello di dedicare una via a Faenza, accolta dal Comune di Faenza, alla grande voce di Arte Tamburini, la prima voce femminile che incise Romagna Mia su disco nel lontano 1954. L’Ente Tutela del Folklore Romagnolo appoggia la proposta rilanciata dal cantautore Morgan di fare diventare il liscio patrimonio immateriale dell’umanità. «Infatti, nella terra della piadina, dopo due anni e mezzo di stop torna ad essere una fede e si sta affacciando proprio ora una Generazione Z di Musicisti di Liscio che offrono una nuova proposta musicale di grande coinvolgimento per i più giovani».

Lo ha testimoniato il recente successo di Birichina, il primo festival per le nuove generazioni del liscio che si è tenuto a Gatteo Mare pochi giorni fa e diventare un appuntamento annuale nella Nashville del liscio cosi come lo dimostra il successo internazionale degli Extraliscio esplosi proprio grazie alle primissime edizioni della Notte del Liscio. Il liscio, inoltre, lo si impara a conoscere sin da bambini con “Romagna Mia”, una canzone nota in tutto il mondo oramai scolpita nel cuore di tutte le generazioni romagnole, oramai cinque, dai trisnonni di un tempo ai nipoti di oggi, le scuole di ballo sono ancora una fucina di provetti ballerini di valzer, polka e mazurca; una passione che si porta avanti anche con i capelli bianchi.

Come il tango Il liscio è un concentrato di tante cose, che proprio per questo vale la pena valorizzare a livello mondiale come per il tango. E così è tornata in auge la proposta: far diventare il liscio patrimonio immateriale dell’umanità attraverso l’Unesco, emersa già alcuni anni fa anche in un convegno partecipatissimo al Meeting delle Etichette Indipendenti con autorità politiche, operatori, giornalisti e musicisti e rilanciata ora da Morgan, ospite alla prossima edizione di Cara Forli, il grande omaggio a Secondo Casadei del 3 e 4 settembre.

Iva e Skiantos Iva Zanicchi a Forlì duetterà con Moreno Il Biondo. «Per noi emiliani - ha detto l’Aquila di Ligonchio - è il massimo, è il nostro inno e non possiamo non essere grati a Secondo Casadei e a tutta la sua famiglia per questa bella musica da ballare e cantare, conosciuta ormai ovunque. Quando sono all’estero non manco mai di cantarla presentandola come l’inno della mia terra e vi assicuro che viene sempre apprezzata moltissimo». Non manca infine un commento degli Skiantos visto che calcheranno anche loro il palco forlivese attraverso il loro storico produttore Oderso Rubini che ricorda anche il mitico Freak Antoni come autore di un brano di liscio. Dandy Bestia prima di fondare gli Skiantos suona il liscio e Freak Antoni nel 1985 concede una lunga intervista a Frigidaire dal titolo: “Chi ha paura di Raoul Casadei?”. Per informazioni e dettagli sul programma: www.scopriforli.it.l

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