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Internazionale a Ferrara: una finestra aperta sul mondo

Internazionale a Ferrara: una finestra aperta sul mondo

Da oggi a domenica torna il festival con oltre cento appuntamenti in tre giorni. Via alle 10.30 all’Apollo: guerre, immigrazione, clima e diritti al centro del festival

29 settembre 2022
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Ferrara Tre giorni di eventi, dibattiti, presentazioni, proiezioni, mostre e workshop con giornalisti da tutto il mondo sui grandi temi dell’attualità, dell’economia, della politica e della cultura per 160 ore di programmazione, 200 ospiti da 30 paesi, oltre 110 incontri e 10 workshop: questi i numeri di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara. Districarsi tra i tantissimi appuntamenti non è mai facile.

Oggi Alle 10.30 si inaugura il festival al cinema Apollo e a seguire (dalle 11) si tiene “Le città visibili”, idee, provocazioni e proposte per trovare soluzioni di vita sostenibili, ecologiche, belle e accessibili. Alle 14 al Teatro Comunale Abbado c’è “Imperialismo alla russa”, le radici del conflitto, la resistenza degli ucraini e la repressione in Russia. Dopo sette mesi di guerra il paese è devastato e la pace è lontana. Alle 16.30, sempre all’Abbado, c’è “Segnali di fumo”, uso medico e ricreativo, salute, sicurezza ed economia: tutto quello che c’è da sapere sulla legalizzazione della cannabis. Dal Canada a Malta, esperienze a confronto. Alle 17.30 all’Apollo c’è “Libano, l’implosione”, fino a qualche anno fa era considerato un modello per tutto il Medio Oriente.

Oggi il Paese è sprofondato in una crisi di cui non si vede la fine. Alle 19, nel Cortile del Castello Estense, c’è “Brandelli d’umanità”; ogni anno migliaia di persone muoiono attraversando il Mediterraneo. Molte di loro restano senza nome. Restituirgli un’identità può aiutarci a sconfiggere il cinismo e l'indifferenza. Alle 21 all’Abbado c’è “Cuore matto”, cosa succede quando matrimonio e coppia monogama non sono più un obiettivo? Dalla critica dell’amore romantico alla scelta del poliamore, guida a una vita affettiva finalmente libera.

Domani Alle 11 all’ex Teatro Verdi si comincia con “Democrazia della cura”, farsi carico di sé e degli altri dovrebbe essere il fondamento della cittadinanza, per combattere i populismi e far crescere i diritti. Alla stessa ora all’Apollo c’è “I buoni e i cattivi”, invasione, resistenza, pacifismo e diritto internazionale. Da anni il nostro sguardo sulle guerre è condizionato dal Medio Oriente. Adesso l’Ucraina potrebbe cambiarlo.

Alle 14 al Teatro Abbado spazio a “Bersagli umani”, il diritto internazionale umanitario dovrebbe garantire la protezione dei civili durante i conflitti. Ma la guerra in Ucraina dimostra che non è così. Alle 16.30 a Palazzo Naselli Crispi “Affitti italianissimi”, posto letto in lavanderia, camera ricavata in intercapedine di facciata, posto cuscino. Una satira serissima sul mondo dell’abitare da Bologna a Milano.

Alla stessa ora all’Apollo “Noi non torniamo indietro”; dagli Stati Uniti all’Europa, negli ultimi cinquant’anni l’aborto è stato al centro dello scontro fra sostenitori e avversari della libertà di scelta delle donne. Alle 17 all’Abbado c’è “A est della guerra”, Cina, India, Giappone e Corea del Sud: come cambiano gli equilibri in Asia alla luce del conflitto in Ucraina. Alle 21.30 nel chiostro di San Paolo “Il futuro è già qui”, la pandemia, la guerra e il mondo che verrà.

Domenica Alle 11 al cinema Apollo “Iran, La terra della fantasia”, un passato sterminato, una cultura ricchissima e un presente difficile e incerto. Romanzi, foto e poesie per raccontare le contraddizioni del paese. Alla stessa ora all’Abbado c’è “La potenza verde”, la crisi energetica segnerà il ritorno ai combustibili fossili? Le sfide dell’Europa per trasformarsi in un continente a impatto climatico zero. Alle 14 all’Apollo spazio a “Haiti, Emergenza costante”; gli scontri tra bande criminali minacciano il futuro di un paese già colpito da violenze politiche, calamità naturali ed epidemie. Alle 16.30 al Comunale c’è Zerocalcare con “Raccontare lungo i bordi”, tra Rebibbia e Castel Volturno, storie di esistenze che non vogliono essere espropriate. Per info, modalità di partecipazione e programma: internazionale.it.l

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