«Ponte di pace tra Ferrara e l’Ucraina»
Acquisita una rara opera di Migliari, decoratore che lavorò in città e a Odessa
Ferrara Ponte ideale – in questi tempi di guerra – tra Ferrara e l’Ucraina, decoratore anche del Teatro Comunale Abbado, del teatro di Bondeno, della sala dei Comuni del Castello, combattente durante la Primavera dei popoli: il pittore e scenografo ferrarese Giuseppe Migliari – morto a Odessa nel 1897 – rivive, nel duecentesimo anno della sua nascita (che si concluderà in questo 2022), in un rarissimo quadro da poco scoperto, e recentemente acquisito una collezione privata cittadina. Il dipinto è giudicato una delle poche opere note a carattere non decorativo dell’autore. Altre tre sono nelle collezioni pubbliche: si tratta di una tempera, “Paesaggio con villa” e di un olio su tela raffigurante l’interno di un convento, entrambi conservati al civico Museo dell’Ottocento di Ferrara e, quest’ultimo, inserito nei patrimoni culturali di Emilia-Romagna, e di un bozzetto di un progetto di restauro, secondo i canoni del neogotico, del duomo di Ferrara, censito nei cataloghi di Regione Lombardia essendo conservato al museo Poldi Pezzoli di Milano. Il dipinto recentemente riemerso sul mercato antiquario è datato 1880 e raffigura forse una scenografia teatrale ispirata all’opera lirica Mignon: sono rappresentati un portico con due archi dal sapore neogotico e, sullo sfondo, un fortilizio e montagne. «Il 2022 ci ricorda, nella ricorrenza dei 200 anni, la nascita di Migliari, ed è anche l’anno di esplosione di una guerra assurda. Migliari e la sua vicenda umana e artistica rappresentano un legame ideale e di vicinanza tra la nostra terra e il popolo ucraino. E le nuove scoperte sulla sua vita e sulla sua opera ci richiamano sempre più a questa vicinanza», dice l’assessore Marco Gulinelli. La vita di Giuseppe Migliari – figlio di Francesco, iniziatore della bottega ferrarese di decorazioni – è stata prolifica e rocambolesca. Collaborò con il padre per realizzare le ornamentazioni delle sale di Cesena e Bagnacavallo e cofirmò nel 1851 il sipario del teatro di Fabriano, poi distrutto da un incendio nel 1863. A lui sono inoltre ascritti alcuni affreschi dei palazzi Gulinelli e Cavalieri di via Vignatagliata, di Casa Maffei in via Terranuova e di casa Bresciani in via Ripagrande, oltre che della chiesa di Bondeno. Migliari junior prese fu arrestato dagli austriaci nel 1849 con l’accusa di cospirazione, quindi prosciolto dopo 40 giorni di prigionia. Partì per l’Ucraina e negli ultimi anni lavorò al teatro dell’Opera e Balletto di Odessa, inaugurato nel 1887 e costruito in stile neo-barocco.l
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