Vigarano Mainarda Si conoscono da una vita, si stimano e anche se gli impegni musicali sono sempre tantissimi e diversi, ogni tanto si ritagliano qualche momento per ritrovarsi e suonare assieme. &laquo;I concerti tra amici sono sempre un bel momento, un’occasione da vivere e condividere&raquo;. Sono le parole di Danilo Rea, pianista che questa sera alle 21 sar&agrave; allo Spirito di Vigarano Mainarda (via Rondona, 11/5) insieme a Gaspare Pasini, Ares Tavolazzi e Luigi Bonafede per “Old Folks”, un concerto in cui i veri protagonisti, oltre ai musicisti, saranno gli standard del jazz; brani classici rivisti e rivisitati nel nome dell’improvvisazione. In vista dell’evento abbiamo fatto due chiacchiere con Rea che tra collaborazioni prestigiose, vecchia scuola e passione infinita, racconta il suo rapporto con la musica. Partiamo dalla serata, che concerto sar&agrave;? &laquo;Eseguiremo standard del jazz, brani classici da noi rivisti. Partiremo da una base sicura per poi lasciarci guidare dall’improvvisazione&raquo;. Come si fa a procedere in sintonia? &laquo;Generalmente non &egrave; facile ma per noi, amici di lunga data, &egrave; diverso. Ci conosciamo bene e ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro. Io so che nessuno, n&eacute; Ares, n&eacute; Bonafede e n&eacute; Pasini potr&agrave; portarmi fuori strada durante l’esecuzione di un brano. Il bello di suonare con gli amici &egrave; che sul palco c’&egrave; feeling e il pubblico avverte questo rapporto speciale, &egrave; un valore aggiunto&raquo;. Non &egrave; sempre cos&igrave;. &laquo;Direi di no. Da ragazzo ricordo che dividere il palco con i grandi jazzisti americani per me era un sogno ma anche un tormento. Non sapevo mai come sarebbe andata a finire, alcuni partivano per la tangente e riprenderli non era facile anche se devo dire che sono sempre riuscito a portare a casa la serata&raquo;. Facciamo un passo indietro, come nasce la sua passione per la musica? &laquo;Da bambino andavo pazzo per Modugno. A tre anni ascoltavo le sue canzoni e lo ammiravo nella tv in bianco e nero. In famiglia nessuno era musicista ma, visto il mio entusiasmo, i miei genitori mi portarono a lezione di piano e dopo un po’ l’insegnante disse loro che sarebbe stato opportuno iscrivermi al conservatorio. Seguirono il consiglio e da l&igrave; cominci&ograve; tutto&raquo;. Collabora e ha collaborato con tantissimi artisti, c’&egrave; qualche momento particolare che porta nel cuore? &laquo;Ce ne sono tantissimi per&ograve; posso dire che inaugurare la nuova sala dell’auditorium Santa Cecilia di Roma con un concerto jazz in Piano Solo &egrave; stato toccante; mi sono emozionato. Bellissimo anche lavorare al fianco di Mina e Gino Paolo. Ora sto tenendo una serie di concerti in duo con Fiorella Mannoia. Quando canta ti fa venire la pelle d’oca&raquo;. &Egrave; cambiato il modo di approcciarsi alla musica secondo lei? &laquo;Quando abbiamo iniziato noi non c’erano tutti gli strumenti di adesso, eravamo un po’ naif. Direi che si &egrave; acquisito in tecnica ma si &egrave; perso un po’ in cuore. Noi studiavamo sui dischi, ora al conservatorio si insegna jazz. Credo che ultimamente si faccia troppa attenzione ai tecnicismi, a volte anche a discapito del rapporto con il pubblico. La componente emotiva &egrave; fondamentale, io lo dico sempre: mai dimenticare il pubblico&raquo;. Cena poi concerto. Per informazioni: 0532.436122. l &nbsp;

Vigarano Mainarda Si conoscono da una vita, si stimano e anche se gli impegni musicali sono sempre tantissimi e diversi, ogni tanto si ritagliano qualche momento per ritrovarsi e suonare assieme. &laquo;I concerti tra amici sono sempre un bel momento, un’occasione da vivere e condividere&raquo;. Sono le parole di Danilo Rea, pianista che questa sera alle 21 sar&agrave; allo Spirito di V...

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Rea, Tavolazzi e soci a Vigarano Mainarda: «Che musica quando c’è feeling»

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