Ferrara Tre eventi in uno: la riapertura di Palazzo dei Diamanti dopo due anni di lavori e cantieri, l’inaugurazione della nuova mostra dedicata al Rinascimento (primo atto di un progetto pi&ugrave; ampio che si svilupper&agrave; nel corso dei prossimi mesi e anni) e la celebrazione della grande mostra del 1933 che per la prima volta fece conoscere la grandezza degli artisti ferraresi. Manca davvero poco a tutto questo. Conto alla rovescia Domani alle 18.15 si terr&agrave; l’inaugurazione in grande stile e poi da sabato mattina e fino al 19 giugno le sale di Palazzo dei Diamanti accoglieranno visitatori e turisti. Tra l’altro “Rinascimento a Ferrara, Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa”, questo il titolo della mostra, consentir&agrave; ai ferraresi di essere “turisti a casa loro”. S&igrave; perch&eacute;, se &egrave; vero che le opere in parete raccontano il Rinascimento ferrarese, &egrave; vero anche che la maggior parte di esse non si trovano pi&ugrave; a Ferrara, anzi, non si trovano nemmeno pi&ugrave; in Italia. Londra, Lione, Parigi, Minneapolis e Washington sono solo alcune delle citt&agrave; che hanno prestato opere in loro possesso per dare la possibilit&agrave; ai visitatori di percorrere un viaggio immersivo nel Rinascimento ferrarese. Sar&agrave; l’occasione giusta per celebrare la grande mostra del 1933 e Roberto Longhi, storico dell’arte che con “Officina ferrarese” contribu&igrave; in maniera decisiva alla scoperta e alla divulgazione dei pittori ferraresi. Le vere star Dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualit&agrave; ed espressivit&agrave; emotiva, Ercole de’ Roberti era l’erede dell’Officina ferrarese, il pi&ugrave; giovane e intelligente tra quanti parteciparono al clima culturale di Palazzo Schifanoia, negli ultimi anni del governo di Borso che proprio allora riceveva il titolo di duca (1471). Oper&ograve; a pi&ugrave; riprese a Bologna, dove lasci&ograve; una impronta profondissima, ma non vi &egrave; dubbio che a Ferrara trov&ograve; l’ambiente pi&ugrave; adatto in cui esprimersi durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte. Fu Lorenzo Costa, di dieci anni pi&ugrave; giovane, a raccoglierne l’eredit&agrave; e a continuarne lo stile nelle opere giovanili. Ma durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura mut&ograve; in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicit&agrave; calma e distesa. Il mondo stava cambiando, Leonardo e Perugino stavano imponendo una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova alla corte dei Gonzaga. Tutto questo si scoprir&agrave; nel rinnovato Palazzo dei Diamanti. &copy; RIPRODUZIONE RISERVATA &nbsp;

Ferrara Tre eventi in uno: la riapertura di Palazzo dei Diamanti dopo due anni di lavori e cantieri, l’inaugurazione della nuova mostra dedicata al Rinascimento (primo atto di un progetto pi&ugrave; ampio che si svilupper&agrave; nel corso dei prossimi mesi e anni) e la celebrazione della grande mostra del 1933 che per la prima volta fece conoscere la grandezza degli artisti ferraresi. ...

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Palazzo Diamanti

Domani si terrà l’inaugurazione in grande stile e poi da sabato mattina e fino al 19 giugno le sale di Palazzo dei Diamanti accoglieranno visitatori e turisti

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Rinascimento a Ferrara

Domani si terrà l’inaugurazione in grande stile e poi da sabato mattina e fino al 19 giugno le sale di Palazzo dei Diamanti accoglieranno visitatori e turisti

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