Nato da un’idea dell’associazione Basso Profilo, oggi il consorzio Wunderkammer conta otto realt&agrave; diverse al suo interno. A Palazzo Savonuzzi (via Darsena, 57) convivono associazioni culturali che, ognuna attraverso il proprio linguaggio, puntano a valorizzare gli spazi e contribuiscono al processo di rigenerazione urbana. Presidente del consorzio &egrave; Roberto Formignani, anche presidente dell’associazione musicisti di Ferrara (Amf) guida della Scuola di Musica Moderna. &Egrave; lui che ci racconta storia e obiettivi del Wunderkammer. Come nasce? &laquo;L’obiettivo &egrave; rivalorizzare una parte della citt&agrave; che era dimenticata ed emarginata. Tutto &egrave; cominciato con l’associazione Basso Profilo. All’inizio c’erano altre consorziate e poi si sono avvicendate ulteriori associazioni e adesso siamo in otto&raquo;. Quali? &laquo;L’associazione Musicisti di Ferrara (Amf), Ferrara Sotto le Stelle, Basso Profilo, Canoa Club Ferrara, Fiumana, Jazz Club Ferrara, Hpo e Phorma Mentis&raquo;. Di cosa si occupa? &laquo;Nasce come forma associativa con l’intento di azioni culturali che portino a rigenerazione urbana. Quando siamo venuti per la prima volta nel Palazzo Savonuzzi, ex Magazzini Generali, la Darsena era certamente un luogo al di fuori dei pensieri della citt&agrave;. Grazie ad una concessione del Comune di Ferrara, abbiamo preso le redini dell’edificio e gli abbiamo dato una nuova vita&raquo;. Com’&egrave; strutturato? &laquo;Ad oggi il primo piano &egrave; destinato alla scuola di musica mentre la sala Wunderkammer, situata al piano terra, rappresenta la sede del Consorzio a cui &egrave; stata affidata la gestione anche della parte esterna del fronte palazzo in Darsena&raquo;. Quali progetti vi hanno coinvolto? &laquo;Negli anni abbiamo fatto tante azioni rivolte alla rigenerazione urbana. La scuola di musica, solamente con il suo intervento, ospita ogni settimana oltre 700 allievi, riportando i cittadini a frequentare il posto. Tra i progetti realizzati, abbiamo messo in piedi, da una mia idea, la formula degli aperitivi in Darsena e istituito “Un fiume di musica”, inizialmente quasi rivolto solo a noi consorziati ma che col tempo ha riscosso grande successo. Nel 2016 poi il Comune ha partecipato al bando “Periferie” e probabilmente quindi siamo stati anche fautori dell’accensione dei fari su questa zona, sia come azioni culturali sia come convivialit&agrave;&raquo;. La riqualificazione della Darsena ha quindi aiutato il consorzio? &laquo;La riqualificazione avvenuta l’anno scorso ci ha visti molto contenti perch&eacute; pensiamo di aver contribuito con le nostre azioni a far notare all’amministrazione che questo posto pu&ograve; essere vissuto in maniera molto bella. Adesso c’&egrave; un fermento notevole di attivit&agrave;; basti pensare a Mangiafexpo. Noi continuiamo con i nostri progetti, tra cui i concerti di Ferrara Sotto le Stelle e “Un fiume di musica” in collaborazione con Amf, Jazz Club Ferrara e conservatorio&raquo;. Che ruolo ha la Scuola di Musica? &laquo;Tutte le attivit&agrave; che facciamo sono ad ingresso libero. Nel 21/22 abbiamo realizzato 90 attivit&agrave; di cui 51 concerti. Oltre a ci&ograve; portiamo avanti pi&ugrave; di 35 corsi con 20 insegnanti diversi e alla fine di ogni anno scolastico montiamo un palco e per 3 giorni portiamo in scena i saggi degli alunni&raquo;; un momento importante.l &nbsp;

Nato da un’idea dell’associazione Basso Profilo, oggi il consorzio Wunderkammer conta otto realt&agrave; diverse al suo interno. A Palazzo Savonuzzi (via Darsena, 57) convivono associazioni culturali che, ognuna attraverso il proprio linguaggio, puntano a valorizzare gli spazi e contribuiscono al processo di rigenerazione urbana. Presidente del consorzio &egrave; Roberto Formignani, anche pres...

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L’intervista

Consorzio Wunderkammer: Formignani ne racconta la mission

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Ferrara, la riqualificazione passa da qui: «Così ridiamo vita alla Darsena»

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