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Hendel ad Argenta con un monologo sul tempo che passa

Hendel ad Argenta con un monologo sul tempo che passa

Martedì sera c’è “La giovinezza è sopravvalutata”

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Argenta Martedì alle 21 sul palco del teatro Fluttuanti di Argenta (via Pace, 1) arriva Paolo Hendel con “La giovinezza è sopravvalutata”, monologo firmato a quattro mani da lui e Marco Vicari. La regia è di Gioele Dix. «Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra. In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: “Prego, sta a lei…”».

Grazie a quell’incontro Paolo Hendel si rende conto che si sta “pericolosamente” avvicinando alla stagione della terza età e che è venuto il momento di fare i conti con quella che Giacomo Leopardi definisce “la detestata soglia di vecchiezza”. Lo fa a modo suo, in una sorta di confessione autoironica sugli anni che passano, con tutto ciò che questo comporta: ansie, ipocondria, visite dall’urologo, la moda dei ritocchini estetici e le inevitabili riflessioni, sia di ordine filosofico che pratico, sulla “dipartita”. Le paure, le debolezze, gli errori di gioventù, sommati agli “errori di anzianità”, sono una continua occasione di gioco nel quale è facile rispecchiarsi, ciascuno con la propria vita, la propria esperienza e la propria sensibilità, in una risata liberatoria. Avvalendosi della preziosa e irrinunciabile complicità del coautore Marco Vicari e del regista Gioele Dix, Hendel si racconta con una sincerità disarmante e attraverso una esilarante carrellata di commenti di “utenti indignati” sul web racconta l’Italia di oggi. E se la giovinezza è in qualche modo sopravvalutata, non vuole essere frainteso e precisa: «Sono comunque contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene, mi è piaciuto e se mi dovesse ricapitare lo rifarei anche volentieri». Quello che conta è mantenere viva, a qualsiasi età, la curiosità, l’interesse e la passione, come dimostra lo stesso Hendel che calca con fanciullesco entusiasmo e rinnovata energia il palcoscenico, sua seconda casa da ormai oltre trent’anni.

Il ritorno La stagione del teatro Fluttuanti si è aperta e si chiuderà nel segno di Filippo Caccamo, docente prestato al teatro. Dopo il successo di “Tel chi Filippo” (due volte sold out), l’insegnante torna in scena con “Non abbiamo tre mesi di ferie. Festa di fine anno degli insegnanti”. Lo spettacolo (in programma per il 7 giugno) è stato inserito in cartellone pochi giorni fa. Per informazioni e dettagli: 348.2652283.l

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