La Nuova Ferrara

Ferrara È praticamente sold out il concerto che Francesca Michielin terrà il 4 aprile al teatro Nuovo di Ferrara (piazza Trento e Trieste). L’artista porterà sotto i riflettori i brani di “Cani sciolti”, il suo ultimo album, ma anche alcune delle canzoni che hanno scandito questi primi dieci anni di carriera. Le dodici tracce che compongono il disco uscito lo scorso 24 febbraio, e anticipato dai singoli “Bonsoir”, “Occhi grandi” e “Un bosco”, sono state composte dalla cantautrice di Bassano del Grappa a partire dal 2016. Con “Cani sciolti” Michielin si libera dal guinzaglio a cui troppo spesso il pop è legato e si lascia andare a considerazioni che toccano da vicino la società che ci circonda.

Un progetto discografico «che non ha intenzione di compiacere nessuno», proponendo agli ascoltatori temi che spaziano dall’amore senza distinzione di genere, al razzismo, passando per la politica. In concomitanza con l’uscita del disco, Francesca ha iniziato un tour nei teatri che ad oggi conta già diverse date esaurite. Sul palco con lei saliranno “vecchi amici” ma anche new entry al femminile. In attesa della data ferrarese l’artista si racconta ai lettori della Nuova Ferrara.

Chi sono i “Cani sciolti”? Si sente di farne parte?

«I cani sciolti sono quelli che scelgono di non stare dentro uno schema predefinito, di non seguire una corrente, scelgono invece di essere estremamente liberi di esprimersi. Si, mi sento anche io un po’ cane sciolto e con questo disco ho voluto provare a prendermi il lusso di non seguire la moda e di non fare quello che ci si aspetta da un disco pop di questi tempi».

Guardando i riconoscimenti del disco, salta all’occhio la dicitura “eseguito, scritto e prodotto da Francesca Michielin”. È stata una presa di posizione fare tutto da sola e non affidarsi ai grandi nomi del panorama musicale attuale?

«Volevo regalarvi un disco che raccontasse me stessa al cento per cento e per farlo ho scelto di curare ogni suo singolo aspetto: è un lavoro sincero, dove affronto vari temi a cui sono molto legata come il rapporto alla natura, quello con la provincia e l’amore, in tutte le sue forme».

“Carmen”, uno dei brani del disco, è dedicata a Carmen Consoli. Che ruolo ha avuto la cantautrice sicula nel suo percorso artistico e in questo disco?

«Il brano si ispira proprio ad una lunga chiacchierata con Carmen Consoli. Sono rimasta affascinata fin da subito dal suo modo d’essere e di pensare: è davvero il cane sciolto della musica italiana. Carmen è stata il mio spirito guida per questo disco e d’ispirazione per la mia carriera».

“Cani sciolti” è un disco molto suonato. Anche per questo motivo ha scelto di proporre un tour nei teatri?

«Ho sempre visto i teatri come luoghi in cui tutto avviene in presa diretta, i luoghi ideali per la musica live e per questo ho scelto di presentare lì il mio nuovo disco».

Un tour per festeggiare i 10 anni di carriera. Cosa si porta dietro?

«Questi miei primi dieci anni sono stati ricchi di emozioni. Ho avuto la fortuna di poter fare tantissime esperienze arricchenti che mi hanno permesso di crescere sotto ogni punto di vista. In futuro spero di avere ancora tantissime cose da raccontare e riuscire a comunicarle tramite la mia musica».

Ha conosciuto Ferrara attraverso Vasco Brondi. Com’è nata “Cattive stelle”? È mai stata da queste parti?

«“Cattive stelle” è nata da un semplice giro di accordi che gli avevo fatto ascoltare per caso. Vasco mi ha subito detto: “Scrivi una linea melodica e io scrivo il testo” e così ci siamo ritrovati a lavorare insieme. Non ho mai avuto il piacere di esibirmi a Ferrara, ma sono sicura che il pubblico di questa bellissima città mi regalerà grandi emozioni».

Per informazioni, dettagli e e ultimi biglietti disponibili: tel. 0532.1862055.l