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Storie ferraresi, per il Cibotto è sì: tre autori premiati a Lendinara

Storie ferraresi, per il Cibotto è sì: tre autori premiati a Lendinara

Trionfo per Scafuri, premi per Fratti e Ferrari. Soddisfatto l’editore Bassini

25 settembre 2023
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Ferrara Tre autori ferraresi premiati alla sesta edizione del concorso letterario “Gian Antonio Cibotto”. Francesco Scafuri, Daniela Fratti e Giorgio Ferrari hanno ricevuto ieri mattina al teatro Ballarin di Lendinara (Rovigo) le sculture in vetro dell’artista internazionale Jone Suardi. L’evento è stato condotto dalla giornalista e scrittrice Angioletta Masiero, ideatrice del premio e presidente di giuria. Il concorso si articolava in quattro sezioni a tema libero: narrativa edita; saggistica edita; poesia edita in lingua o in dialetti del triveneto; poesia inedita.

In concorso Ben 628 le opere in lizza provenienti, oltre che dall’Italia, anche dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia e dall’Arabia Saudita; hanno partecipato anche case editrici di fama nazionale quali tra le altre Cairo, Curcio, Guida, Newton Compton. La casa editrice ferrarese Faust Edizioni di Fausto Bassini ha visto premiati tre autori della propria scuderia. Francesco Scafuri, nella sezione saggistica edita, ha ricevuto il primo premio assoluto direttamente dalle mani dell’assessore alla cultura del Comune di Lendinara, Francesca Zeggio, per il volume “La Ferrara mai raccontata: dagli Estensi a oggi”, con l’intera giuria in piedi ad applaudire. Nelle motivazioni si legge: «Appassionante saggio che si legge d’un fiato… Frutto di accurate ricerche storiche le vicende illustrate nel libro di Scafuri emozionano il lettore e lo coinvolgono fortemente… Tante sono le ricostruzioni storiche e i fatti riportati da Scafuri che affascina il lettore dalla prima all’ultima pagina di questo suggestivo volume». Daniela Fratti, nella sezione narrativa edita, ha sollevato il terzo premio assoluto, in un podio tutto al femminile, per il volume “La guaritrice e il doganiere. Romanzo storico nella Ferrara rinascimentale”. Giorgio Ferrari ha ricevuto il premio “Giuseppe Marchiori” Narrativa Edita, per il libro “Amarcord ferrarese”, un nitido “come eravamo” dell’immediato dopoguerra visto con gli occhi puri e curiosi di un bambino nato e cresciuto nel centro storico della città, a metà tra un film neorealista e il filò di una volta, dove gli anziani si trovavano davanti al fuoco .

Fausto Bassini, in poco più di un decennio, partendo dal nulla, ha saputo dettare una linea editoriale preziosa e convincente sul territorio, portandola anche fuori dai nostri confini. Un piccolo miracolo ferrarese.l

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