La Nuova Ferrara

Ciak in città

Un corto con Bobby Solo: «Ferrara è bella. Io, nonno rock»

Margherita Goberti
Un corto con Bobby Solo: «Ferrara è bella. Io, nonno rock»

Il cantante Bobby in questi giorni in città per le riprese di un cortometraggio. Tre giorni e tanti ciak per girare “La paura di vincere”. «Elvis fu subito il mio idolo»

08 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Il cortometraggio di Roberta Pazi “La paura di vincere” e tre giorni a Ferrara. Protagonista: Bobby Solo. «Questa – ha precisato il cantante-attore – è la mia terza esperienza cinematografica. La mia carriera è legata ad un altro film: “Una lacrima sul viso” ebbe un grande successo e mi lanciò, la canzone vendette due milioni e mezzo di dischi. Ferrara? La conosco, qui venni fin dal 1964. La trovai avvolta nella nebbia ma molto bella».

«Il cortometraggio - come ha raccontato la regista – è il risultato di un incontro prima di tutto umano con Carlo Zanetti con il quale è nata un’alchimia immediata. Da un racconto del suo libro che ha lo stesso titolo del film, ho tratto la sceneggiatura creando un personaggio fra la realtà e la fantasia. Elvis infatti, è un musicista che incarna un po’ la nemesi di Leonardo, il nostro protagonista che si trova di fronte al palcoscenico per un suo concerto. La paura però non lo farà salire e lui scapperà per intraprendere un viaggio esistenziale. Elvis suona in pace con la vita, da solo o di fronte a migliaia di persone e sosterrà Leonardo e Patrizia che ha altre problematiche, aiutandoli a superarle». Nel cast, oltre a Simone Francia che interpreta Leonardo, a Bobby che è Elvis e a Stefania Delia Carnevali, c’è anche Erik Ateniesi un bambino che reciterà per la prima volta. «Lavorare con Bobby è meraviglioso; oggi ci ha fatto un piccolo e spontaneo concerto; canta blues e rock con una voce possente e straordinaria e prova mille e mille ciak sempre con il sorriso», racconta chi ha collaborato col cantante. Il film è autobiografico – precisa Zanetti –, Bobby è semplice e umano. Si è mantenuto sereno, superando tutte le prove negative che inevitabilmente si incontrano». Il tema del cortometraggio si incentra su una sorta di blocco psicologico, non certo una situazione piacevole a cui nella vita ognuno reagisce come può. Il personaggio ritorna a Ferrara scelta da Zanetti perché è la città dove è nato.

«Mani bucate, mi definirebbe il giudice di Mani pulite – si è poi simpaticamente descritto Bobby Solo,- poiché è giusto spendere quando si è giovani e non quando l’età e gli acciacchi ti limitano. A 14 anni – ha ricordato – mi innamorai di una ragazza americana che mi parlava di Elvis che non conoscevo; mi informai e invece di fare il ferroviere, quando vidi il suo ritratto mi feci il ciuffo come lui e in seguito iniziai a cantare imitandolo. Ma non mi fermai al suo cliché. Oggi ho 5 figli e 8 nipoti e aspetto di diventare bisnonno, ma rock».

«È stato veramente un piacere ascoltarlo raccontare aneddoti della sua vita e della sua carriera», ha dichiarato l’assessore Matteo Fiornasini. l