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Ferrara, il Boldini riparte da Persepolis: «Felici di ritrovare il pubblico»

Samuele Govoni
Ferrara, il Boldini riparte da Persepolis: «Felici di ritrovare il pubblico»

La Sala Estense di Ferrara ospita la programmazione in attesa della riapertura del cinema

14 novembre 2023
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Ferrara Il cinema Boldini riparte da “Persepolis”, film di animazione di Marjane Satrapi che riflette sulla condizione delle donne e sul mutamento imposto dal regime islamico in Iran. Domani alle 21.15 il lungometraggio che nel 2008 venne candidato all’Oscar come miglior film di animazione, verrà proiettato alla Sala Estense di Ferrara (piazza Municipale). Con Mattia Antico, vicepresidente di Arci Ferrara, abbiamo parlato della programmazione curata dall’associazione, di spazi, di eventi speciali e di “ritorni a casa”.

Mattia, la Sala Boldini è ancora chiusa ma il cinema riparte, come vi sentite?

«Siamo dispiaciuti per le circostanze che riguardano la Sala Boldini, che per la nostra associazione ha un significato molto speciale, quasi come una seconda casa. Tuttavia, nonostante questa situazione, ci sentiamo incoraggiati e ottimisti nel poter riprendere le nostre attività cinematografiche al chiuso. È un mix di emozioni: da un lato la nostalgia per un luogo tanto amato, dall’altro la soddisfazione di poter tornare a condividere la passione per il cinema con il pubblico».

Il cinema all’aperto ha registrato ottimi numeri, la programmazione autunno/inverno come sarà?

«Abbiamo pensato ad una programmazione dedicata ai grandi classici in versione restaurata 4k. Ogni film sarà presentato in versione originale con sottotitoli in italiano, rispettando così lo stile distintivo del cinema Boldini che il nostro pubblico ha imparato ad amare. Speriamo che questa scelta possa incontrare il gradimento del pubblico, mantenendo quella connessione culturale che abbiamo sempre ritenuto fondamentale».

Il Boldini rappresenta un punto di riferimento per la città. Come si spiega questo attaccamento?

«Il pubblico ha sempre mostrato una connessione speciale con il “Boldo”, e questa relazione si estende oltre la semplice fruizione dei film. Anche noi, prima di assumere ruoli di direzione all’interno dell’Arci, frequentavamo quel cinema come appassionati. Questo ci fa capire e condividere profondamente questo senso di comunità che si è creato intorno al cinema. È più di un luogo dove si proiettano film; è un punto di incontro, uno spazio dove si condividono passioni. Una vera comunità».

Al di là dei film “ordinari” ci saranno proiezioni speciali ed eventi legati alla Cineteca di Bologna?

«Presenteremo una rassegna dedicata ai restauri e alle nuove versioni di grandi classici cinematografici. In totale, saranno proiettati 20 film, di cui 18 restaurati. La maggior parte delle opere proviene dalla Cineteca, come una nuova versione revisionata di “Persepolis” in anteprima alla Sala Estense, curata personalmente da Marjane Satrapi. Oltre a ciò, includeremo anche titoli distribuiti da Tucker e Lucky Red».

Su cosa avete scelto di concentrarvi?

«Tra i restauri saranno presenti delle retrospettive dedicate a registi del calibro di David Lynch, Park Chan-wook, Yasujiro Ozu e Buster Keaton, quest’ultimo anche con una particolare matinée il 24 dicembre. Organizzeremo laboratori specifici dedicati ad alcuni registi. Chi conosce il cinema Boldini forse sa già cosa aspettarsi».

Qualche anticipazione?

«Sì, vorrei annunciare due serate speciali: il 6 dicembre proietteremo “Kissing Gorbaciov” di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alifa. Avremo in sala il regista per presentare il film sul tour storico dei Cccp – Fedeli alla Linea tra Mosca e Stalingrado. Inoltre, il 21 dicembre sarà proiettato “X sempre assenti”, docufilm di Francesco Fei che segue la band Verdena nella sfera privata e nella preparazione del tour di “Volevo Magia”, album che segna il loro ritorno sulle scene dopo sette anni di assenza».

La Sala Estense ha riaperto dopo un importante restyling, il “Boldo” è ancora un cantiere aperto. Vi manca?

«La mancanza della Sala Boldini si fa sicuramente sentire, è più di un semplice legame affettivo; rappresenta una parte vitale della nostra attività. Per noi, non si tratta solo di proporre una programmazione culturale di qualità, ma è anche il luogo dove persone appassionate e dedite hanno lavorato con grande impegno. Il cinema Boldini ha svolto per oltre trent’anni un ruolo cruciale come monosala d’essai a Ferrara, e questa è una caratteristica che ci sta molto a cuore e, con molta difficoltà, stiamo mettendo ogni sforzo nel mantenere viva questa tradizione e trovare soluzioni innovative per continuare a offrire un’esperienza cinematografica distintiva».

Quando riaprirà?

«Per quanto riguarda la riapertura, non siamo noi a poter dare una risposta poiché il controllo dello spazio è di competenza del Comune. Speriamo, naturalmente, che possa avvenire quanto prima, ma nel frattempo, siamo concentrati su come continuare a offrire il meglio attraverso le nostre attuali sedi e iniziative».

Per info e programmazione: www.cinemaboldini.it.l