La Nuova Ferrara

L’inaugurazione

Tutto pronto per i Giardini Sonori «Portiamo il sogno di Ibiza a Ferrara»

Tutto pronto per i Giardini Sonori «Portiamo il sogno di Ibiza a Ferrara»

Sabato a Pontelagoscuro riapre la discoteca per tutte le età chiusa dopo la pandemia

23 maggio 2024
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Ferrara. Spopolano sui social: sono i ragazzi che stanno ripristinando il Giardini Sonori, lo storico locale a Pontelagoscuro posto sull’Argine Destro del Po chiuso dal 2020 per effetto del Covid. La forza di un gruppo di giovani è pronto a riportarlo a nuova vita a partire dalla serata inaugurale del 25 maggio. Tra Instagram e Tik Tok si contano già milioni di visualizzazioni soltanto per vedere all’opera i lavori di ristrutturazione del locale da ballo, un enorme spazio all’aperto. C’è anche una sala interna, per l’intrattenimento notturno di città, provincia e zone limitrofe. Se ne occupano giovani e giovanissimi proprietari e organizzatori.

«Io e il mio socio arriviamo da un mondo totalmente diverso – dice Ameer Hamza, 23 anni, co-proprietario con Alessio Saletti del locale –, siamo nel mondo della ristorazione da tempo, avevamo già un locale a Bologna dedicato alla ristorazione e i matrimoni. Abbiamo acquistato i Giardini Sonori da Attilio Zanella: pensavamo a un locale per la ristorazione, ma vedendo il suo storico ci siamo resi conto fosse più adatto alla movida e abbiamo deciso di ripartire da lì».

Amministrazione comunale, giovani e maestranze si sono dedicate in questi mesi a riportare il locale agli antichi splendori: sembra come un filo che lega passato a presente, senza sorta di continuità, pronto a far rivivere le emozioni ad un pubblico composto da diverse fasce d’età: giovani, giovanissimi e non solo. «Io sono originario del Pakistan ma cresciuto in Italia, precisamente nel Modenese; lavoro nell’alta società bolognese e adesso la mia sfida è rilanciare i Giardini Sonori, a Ferrara. L’apertura è prevista per sabato 25 maggio, mentre il 24 (domani, ndr) faremo l’inaugurazione con il sindaco Alan Fabbri e i parenti stretti. Per quanto riguarda il locale, è stato rivisto, ristrutturato e riadattato con nuovi impianti. Abbiamo pensato a varie tipologie di pubblico, sia per gli universitari che per gli over 30. La città di Ferrara punta molto sugli studenti e noi vogliamo creare un luogo di intrattenimento e svago, che permetta a loro di rivivere il sogno di Ibiza in questa città. Gli studenti fuori sede che arrivano da Roma o dalla Sicilia devono sentirsi alla pari di chi studia a Bologna. Poi abbiamo spinto per gli over 30: il 31 maggio ci sarà una serata dedicata a loro. Inoltre ci hanno contattato scuole di ballo, di salsa in particolare, per altri eventi speciali dedicati agli amanti del genere».

Si inizia a maggio per approfittare la bella stagione sfruttandone tutte le potenzialità. «La stagione è tutta l’estate, faremo trenta eventi in 90 giorni, fatta eccezione per lo speciale Europei: per l’occasione abbiamo un format con un maxi schermo da 45 mq». A proposito di numeri, il locale offre metri e metri di intrattenimento. «Sono circa 15-16 mila mq compreso il parcheggio che può contenere sino a 500 autovetture. Aspettiamo il sold out, abbiamo contattato ospiti di livello nazionale e internazionale, stiamo definendo i contratti». In merito alla parte organizzativa, c’è un gruppo di giovani che si è adoperato moltissimo per la buona realizzazione dell’opera.

A dirigerlo un deejay famoso come Riccardo Gualandi, che si dice entusiasta del progetto: «Era un peccato vedere il locale chiuso da quattro anni, quindi ben venga questa nuova ventata di entusiasmo. Abbiamo fatto molti lavori, siamo riusciti a ripristinare una parte, riapriamo tra poco. Quando siamo arrivati la prima volta abbiamo visto il locale a posto, mentre nella parte all’aperto c’era tutto da fare: una montagna di terra a nasconder una sorta di giungla».

Vandalismo, furti, degrado, la parte estiva sembrava destinata al declino. «C’era bisogno di tanti lavori, ad esempio volevamo ripristinare i bagni. Pensate che erano venuti a rubare i tubi di rame, per cui abbiamo dovuto rifare tutto l’impianto, è stato un duro lavoro. Abbiamo affiancato le maestranze tecniche come idraulico ed elettricista, tutti ci siamo dati una mano». La forza lavoro è arrivata grazie ad una campagna di comunicazione che ha fatto il giro del pianeta. «Ci siamo filmati e abbiamo messo tutto sui social, abbiamo montato i video che sono diventati viralissimi. Abbiamo superato i 20mila followers su Instagram senza nemmeno aver aperto; un video su Tik Tok è stato visto addirittura da tre milioni di persone. Insomma, è stato un successo».

E adesso si aspetta soltanto che l’entusiasmo da virale diventi reale.  l

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